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venerdì 30 dicembre 2011

Massime di Confucio

• Gli antichi che desideravano dare prova di grandi virtù in tutto l'Impero, prima mettevano ordine nelle loro faccende.
• Desiderando regolare bene le loro faccende, prima mettevano ordine nella loro famiglia.
• Desiderando mettere ordine nelle proprie famiglie, prima coltivavano la loro persona.
• Desiderando coltivare la propria persona, prima mettevano correggevano il loro cuore.
• Desiderando correggere il loro cuore, prima cercavano di essere sinceri nei loro pensieri.
• Desiderando di essere in ordine con i loro pensieri, prima estendevano al massimo la loro conoscenza.
• Per estendere al massimo la loro conoscenza, prima indagavano le cose.
Confucio

giovedì 29 dicembre 2011

Menaces de mort contre le Grand Maître de la GLNF, la police enquête

LE 28 DÉCEMBRE 2011 18H27 | PAR FRANÇOIS KOCH
La police judiciaire du 17ème arrondissement de Paris effectue des auditions dans le cadre d’uneenquête préliminaire ouverte par la parquet de Paris. Cela fait suite à une plainte pour menaces de mort déposée par le Grand Maître de la GLNF François Stifani début 2010.

Selon l’avocat de Stifani, Me Jean-Michel Baloup, par ailleurs Grand Orateur depuis mai 2011, il s’agit de deux courriers anonymes reçus rue Christine de Pisan, siège de l’obédience à Paris, puis à son domicile antibois. « Le courrier le plus violent est celui envoyé à Antibes, explique Me Baloup, car il menace aussi ses enfants. »

Claude Seiler, président de FMR (Franc-Maçonnerie Régulière)
Plusieurs personnes auraient d’ores et déjà été entendues. Le 5 janvier 2012, Claude Seiler, l’un des principaux leaders de l’opposition au Grand Maître en tant que président de FMR (Franc-Maçonnerie Régulière), est convoqué pour une audition par un gardien de la paix, une femme, à la demande d’un Officier de Police Judiciaire, sans que l’on sache en quoi l’ancien dignitaire pourrait être concerné par ces lettres anonymes. On ne sait pas davantage si ces lettres anonymes sont l’œuvre d’un déséquilibré maçon… ou profane.


(Fonte: La Lumière)

martedì 27 dicembre 2011

Ringraziamento per il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano

l'Unità d'Italia (1)

La Massoneria prima e dopo l'Unità d'Italia

(La Massoneria prima e dopo l'Unità d'Italia)

lunedì 26 dicembre 2011

Alchimia: il significato alchemico dell'anno ventorum

Comunicazione dell’autore (Michele Barresi) da un lavoro in corso di stampa per i tipi della Tipheret, soggetta alle leggi del Copyright.

Interpretazione personale del significato occulto del secondo anello del nucleo centrale di una incisione alchemica.


quella che vedete è una incisione di Matthäus Merian (il Vecchio) (Basilea 22settembre 1593
Bad Schwalbach 19 giugno 1650) che fu un incisore e disegnatore svizzero di nascita, che ha
operato in Germania, che la realizzò per illustrare “Opus medico-chymicum, 1618 del grande medico
alchemico Johann Daniel Mylius
La descrizione e spiegazione dell’intera incisione la potete trovare nel volume
Analisi e commento di una incisione
di Matthäus Merian (il Vecchio)
In Johann Daniel Mylius -
Opus medico-chymicum, 1618.
Edito dalla Loggia So Ham e presente nel catalogo illustrato dei lavori svolti in
loggia, che potete trovare nel sito www.soham135.it
In questa tavola mi soffermerò ad esaminare il secondo anello del nucleo centrale della tavola.

Nel secondo anello si legge la distinzione in anno
solare, anno stellare ed anno dei venti di difficile
interpretazione, che cercheremo di spiegare nei limiti delle nostre possibilità ed in base alla visione dello stesso Mylius.
Annus solaris, annus stellatus, annus ventorum
Il medioevo non esce mai di un approccio magico, nonostante l'autorità della Chiesa ed i suoi ininterrotti tentativi di controllare le coscienze.
Cosi la cultura animista e politeista sopravive e mi piace ricordare che ad Erice, si è pregato Venere fino al 13° secolo dell’era cristiana.
Una costante domina cosi il medioevo: una simbologia cristiana assolutamente collegata alla simbologia praticata dagli alchimisti. Cosicché la lettura dell'arte romanica o le stesse vetrate del gotico fiammeggiante sono contemporaneamente un esposizione del credo cristiano e degli autentici trattati di alchimia.
In questa chiave di lettura, la triade cristiana della Madre del Figlio e del Padre assume una valenza che la stessa chiesa (eklesias) cristiana odierna ignora.
«Nessuno va al Padre senza passare dal Figlio; nessuno giunge al Figlio se non passa dalla Madre »
Madre, ovvero Matrice, è il grembo alchemico, condizione di base ed essenziale per chi cerca la via.
Di cosa si tratta ? di rendere le cose possibili.
Come già visto in altre occasioni, l'Uomo vive in funzione dei parametri Tempo e Spazio.
Il tempo che determina il possibile e l'impossibile della nostra vita, e lo spazio che ne definisce le
condizioni, i mezzi.
L'essere superiore in noi tende invece a valicare questi limiti. Ma non ci può riuscire se l'essere materiale non rispetta le Leggi (tempo/spazio) che assicurano la sua stessa vita. In altre parole, non esiste l'essere di Luce in noi se l'uomo di fango (altrettanto noi) muore.
Muhammad dice in una famosa Hadith:
« Quando Iddio concepì l'albero, non pensava al solo albero, bensì il frutto che avrebbe poi portato tale albero».
Questo luogo di organizzazione dei Possibili, questa è la matrice, la fase iniziatica, ermeticamente
nascosta dietro il concetto cristiano di Madre .
Attivata questa zona femminile per eccellenza, potrà l'Uomo Nuovo essere generato. Il Figlio appunto. Ma non un figlio di carne soltanto. Dio genera il proprio figlio in eterno.
Accettare l'alchimia del tornare a sentire, risentire, provare emozioni, questo è incrementare l'intelligenza: in tele leggere, capire a distanza, leggere nell'ignoto spaziale (quello che non vedo ma posso immaginare), e nell'ignoto temporale, il futuro :missione del cervello duplice (emisfero sinistro ed emisfero destro), ultimo cervello creatosi nel corpo umano dopo il cervello rettilineo ed il sistema nervoso ramificato.
Tale intelligenza, non separata ma nata invece dal sensibile femminile, apre la mente … a 360° !
La porta aperta da questa collaborazione, da questa intimità Madre Figlio, guida al Padre.
Quest'ultimo non può che riassumere in una fusione le forze eterogenee, compiendo le Grand Oeuvre.
Cerchiamo di chiarire a noi stessi quale è il significato di quanto detto e come esso sia nascosto
nell’incisione che andiamo analizzando.
In base a quanto precede (fonti vari riguardante la filosofia e credenze del medioevo), per i Cristiani sin dal secolo 11°, Myriam/Maria è la Madre, simboleggiata dalle stelle: stella maris, stella ventis (vedi la chiesa dell'Immacolata di Palermo, al Capo nel suo splendore alchemico), nonché la corona di stelle dell'Assunta (quasi tutti i portali nord delle cattedrali gotiche sono dedicati al tema).
Annus Stellatus, ovvero il tempo segnato dalla presenza della Stella, ovvero della Madre.
L'intelligenza nata dal sensibile non ha paraocchi; è prospettiva, curiosa ed indaga in tutte le direzioni.
Come da tutte le direzioni provengono i venti, indicati proprio dalla stella dei venti. Ovvero le mille
sfaccettature del Figlio sono indicate dalla Madre.
Annus Ventorum, ovvero il tempo dei venti, il tempo dell'esagono, della stella a 6 punte, simbolo
alchemico del prossimo evento dell'opera Magna, ancora non compiuta ( per intenderci, la sagoma non
dettagliata dello Scudo di Schlomon).
Annus Solaris, ovvero il tempo del Sole, il tempo della fornace alchemica, tutt'assieme il ritorno all'Uno (fine di un ciclo)e la generazione di un nuovo ciclo.
A questo punto necessita un chiarimento. L’anno solaris e l’anno ventorum hanno una valenza attiva,
maschile in quanto legati al tempo.
L’Annus Stellatus è un tempo che non è della stella o delle stelle, è una forma passiva, femminile.
Un grembo deve pure essere fecondato.
Cosi si spiega la passività della forma.
Cosi si spiega anche la ciclicità assoluta del girone del Tempo, ove ogni simbolo è separato solo da un
trattino che, non separa piuttosto, rende consequenziali le varie espressioni: il sole (Padre) feconda la stella Madre, Matrice) , la quale genera i venti (Figlio).
Con questa visione, seguiamo il girone del tempo in senso orario. Ulteriore conferma della validità
dell'ipotesi, poiché tale senso è il proprio del tempo umano.
Questo girone che segue quello dell'anno zodiacale, imprime un ritmo al resto del percorso iniziatico.
Ritmo scandito in senso orario e con cadenza ternaria.
Bisogna ricordare che nel medio evo la Chiesa era in un grosso imbarazzo e non si pronunciava sulla
“immacolata concezione”. Per secoli discordanze serie esistettero tra il parere dei “dotti” che nicchiavano e quello dei “fedeli” che la riconoscevano.
Fu solo L’8 dicembre 1854 il beato Pio IX proclamava con la bolla Ineffabilis Deus il dogma
dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, la Madre di Dio preservata immune da ogni macchia di peccato originale.
Malgrado ciò il richiamo alchemico rimane forte:Il simbolo del segno della Vergine è la lettera, ‘M’, scritta in maniera goticheggiante con l’ultima gamba rivolta all’indietro che intende stilizzare l’ideogramma della ‘Vergine Alata’.
L’immagine della Vergine Alata la ritroviamo in tutte le culture e la ritroviamo sempre simboleggiata dalla lettera ‘M’ a cui sono stati attribuiti vari significati: Madre, Mare, Madonna, Maya (Maya, come compimento futuro, che toglie il velo e quindi porta la conoscenza), ma tutti questi significati riportano alla ‘Vergine Madre’ o ‘Stella Maris’ da qui la vicinanza con il Mare, acqua che dà vita.
Da sempre è stata raffigurata con le ali, per indicare che è la nostra ‘Madre Divina’; quasi sempre
circondata da un’aureola con nove stelle visibili, a significare i mesi della gestazione e ritta sulla falce di luna crescente, a simboleggiare la sua signoria sul mondo manifesto, o raffigurata trionfante sul serpente – dragone, che rappresenta la vittoria sulle tenebre.

 

Soluzione 1 considerando la simbologia cristiana alla quale ricorre anche l’alchimia, Stella Ventis rinvia a l’Immacolata concezione della madre di Cristo.
Cosi ci troviamo dinnanzi ad un rebus composto di 1 sole, tutti i venti e la stella.
Soluzione 2, in modo assai Dantesco, potrebbe essere che dopo il girone del Cosmo viene quello di Maria, ovvero la Fede, ovvero l’unione dei due leoni (animus spiritus), porta questa della Saggezza. Si è pronto allora per la separazione della materia in 4 elementi (che poi sono 12, guarda caso). Si è in cammino verso il Triangolo Mercuriale.
Il vento, il Figlio, il respiro rimandano ad una forza, ad un movimento misterioso, non identificabile nell'effetto, ma in colui che regge il vento, in colui che regge il respiro, in colui che mette in movimento le cose.
La parte per il tutto, la scienza marinara ci insegna che esistono levante, mezzogiorno o ostro, ponente, tramontana. I quattro venti che provengono dai punti cardinale. 90°-180°-270°-360°. (il quadrato).
A questi si da il nome che ho scritto.
Cominciando a navigare si impara che il vento viene anche da NE, grecale, da SE, scirocco, da SO, libeccio e da NO, maestrale.
Già da quattro siamo ad otto.
Tra gli otto punti sopra individuati è possibile indicarne altri otto ottenendo così una rosa dei venti a 16 punte. I nuovi otto punti sono in senso orario: Nord-Nord-Est, Est-Nord-Est, Est- Sud-Est, Sud-Sud-Est, Sud-Sud-Ovest, Ovest-Sud-Ovest, Ovest-Nord-Ovest e Nord-Nord-Ovest. E ognuno di questi punti può essere il punto di origine di un vento al quale la marinareria non ha saputo dare un nome, si dice infatti vento di NEN per indicare un vento che sorge tra il grecale NE e la tramontana N. e così via.
Siamo arrivati ad una stella a sedici punte.
Anticamente ogni bussola recava, sullo sfondo, l'immagine di una rosa dei venti a 32 punte. L'orizzonte veniva così suddiviso in trentadue parti, che prendevano il nome di quarte; esse servivano come unità di misura approssimativa nelle manovre di accostamento (es: accosta due quarte a dritta). Per la forma che si viene a formare nel disegnarle prendono anche il nome di rombi.
Rombo
Deriva dal greco rhòmbos che significa trottola. Il significato è legato anche all'operazione di girare
appunto come le trottole. La spirale!!!!
Trasporta quanto detto per i venti ai 4 elementi: il quadrato ne è il simbolo alchemico.
Figura geometrica con quattro lati. Secondo la tradizione alchemica (Il Simbolismo Ermetico, di Oswald Wirth. Ediz. Mediterranee, 1984), il quadrangolo simboleggia la materia concreta, ed i suoi lati corrispondono al quaternario degli Elementi.
Non sto a parlare del significato esoterico del quadrato, ma voglio sono comunicarvi una mia visione che trova le sue basi nell’ermetismo, nella cabala, nell’alchimia ed in ogni altra dottrina che cerchi di arricchire la conoscenza.
Ragioniamo di venti in funzione di poligoni e di stelle.
Ed ecco comparire nel quadrato la stella. A quattro punte, simbolo dei punti cardinali e dei quattro venti che da essi provengono. Base della “Rosa dei venti”.
Due quadrati: la stella a otto punte .
Non sto a soffermarmi sul suo significato simbolico, ma andiamo avanti, raddoppiamo ed avremo la stella a 16 punte riferibili alle 16 direzioni canoniche dalle quali può venire il Vento, iscrivibili in
un poligono a 16 lati.. la distanza tra una punta e l’altra sarà di 22° e 5’.

 

Dove voglio arrivare?
Potendo venire il vento da ognuno dei 360° diviene possibile ottenere una stella con 360 raggi, racchiusa in un poligono di 360°, che avrebbe così 360 raggi e formato da 360 triangoli.
Vi invito a fare un esperimento mentale, per dirla con Einstein.
Immaginate che la base della nostra conoscenza iniziativa sia il famoso 4 simbolo del quadrato, elemento base per la rappresentazione della pietra levigata e dei 4 elementi, base del creato.
Stella a cinque punte: simbolo dell’uomo
Il tema centrale e il segno dominante del simbolismo massonico è l’Uomo. L’uomo ispira tutta la simbologia massonica: «Tutti i riti, le favole, le leggende, i miti, si riferiscono ad un solo argomento: l’uomo. Così, è anche per il simbolismo massonico»
Stella a sei punte, detta anche "Sigillo di Salomone".
A guardarla bene ci si accorge che è composta da due triangoli intersecati. Il triangolo con la punta rivolta in alto rappresenta lo spirito; quello con la punta in basso simboleggia la materia. Oppure, se
preferiamo, l'anima e il corpo.
Due componenti fondamentali della vita e dell'essere, intrecciati e perfettamente equilibrati: a
ricordare all'uomo la necessità di valorizzare in sé sia gli elementi spirituali che quelli più concreti.
Nella stella non prevale né l'uno né l'altro aspetto. Un insegnamento sicuramente diverso da quello trasmesso dalla religione, che di solito esalta lo spirito e disprezza il corpo, la terra, annessi e connessi.
Questo, in sintesi, uno dei significati nascosti nell’esagramma.
Ce n’è ancora un altro: i due triangoli rappresentano rispettivamente il principio maschile (attivo) e quello femminile (ricettivo).
Così trapela dall’intreccio un’altra indicazione: è bene che l’essere umano scopra entrambe le
polarità della propria anima, del proprio sé, e impari a svilupparle armoniosamente.
Tutte le figure operano meraviglie, quando vengono tracciate sulla carta e sui metalli con appropriate
immagini. I loro effetti sono da attribuire a figure più eccelse, mediante una certa simpatia prodotta
dall’attitudine e dalla rassomiglianza naturale, la quale opera alla stessa guisa d’una eco che si riflette contro un muro opposto o dei raggi del sole raccolti in uno specchio concavo e riverberati poi sopra un materiale combustibile, o anche d’una lira che entra in vibrazione al risuonare d’un’altra simigliante, o infine come due corde tese allo stesso intervallo e perfettamente accordate che risuonano contemporaneamente pizzicandone una sola. Similmente così tutte le figure e tutti i caratteri concepiscono in sé le virtù delle cose celesti se tracciati o impressi nel dovuto tempo e nei modi dovuti e con le cerimonie atte a intonarli alle figure dominanti.
Ma il vento può venire da un punto qualunque della circonferenza nella quale iscriviamo le nostre stelle 360 °, 360 venti, 360 lati.
Vicini, vicini alla circonferenza.
Più un lato, non è ancora circonferenza.
Più 10, 100, 1000 lati.
Mi sembra proprio una circonferenza.
Controllo con il Compasso.
No, non è precisamente una circonferenza.
Posso arrivare all’ultimo numero, vedrò una circonferenza, ma so che non è una circonferenza.
Vastissimo sarà il mio sapere, ma mai arriverò alla Conoscenza.
Ho bisogno di altro, del Compasso simbolico capace di smussare tutti gli angoli e darmi il senso della
continuità circolare, senza inizio e senza fine. Immobilità, essere e non essere.
Resta solo il punto centrale inizio e fine di ogni cosa.
Mancanza di dimensione.
Lo Zero, il Nulla in cui il tutto si annichilisce nell’opposizione dei contrari. Dio.

Michele Barresi con la collaborazione di J.P. Barreaud

Comunicazione dell’autore (Michele Barresi) da un lavoro in corso di stampa per i tipi della Tipheret, soggetta alle leggi del Copyright.

mercoledì 21 dicembre 2011

Auguri di Natale dalla Gran Loggia Madre CAMEA


Buon Solstizio

Cartolina

La GLNF bannie par l’Allemagne, l’Autriche, la Belgique, le Luxembourg et la Suisse


LE 20 DÉCEMBRE 2011 10H30 | PAR FRANÇOIS KOCH
La gouvernance de la Grande Loge Nationale Française (GLNF) menée par le Grand MaîtreFrançois Stifani continue d’être lâchée par les Grande Loge voisines. Celles d’Allemagne, d’Autriche, de Belgique, du Luxembourg et de Suisse, qui avaient suspendu leurs relations avec la GLNF, ont décidé aujourd’hui de rompre totalement les ponts en retirant à la GLNF sa reconnaissance. Il semble que la déclaration commune des cinq Grandes Loges ait été expédiée ce matin première heure. La Lumière en a reçu copie et la diffuse en EXCLUSIVITÉ.

Voici une traduction libre de la déclaration de ces cinq Grandes Loges rédigée en anglais.

Les Grandes Loges Unies d’Allemagne, la Grande loge d’Autriche, la Grande Loge Suisse Alpina, la Grande Loge de Luxembourg et la Grande Loge Régulière de Belgique se sont réunies à Londres le 14 décembre 2011, faisant suite à leur déclaration commune d’octobre 2011 à Berlin
C’est avec consternation, tristesse et indignation qu’elles voient discorde et division s’aggraver graduellement et continuellement, au sein de la Grande Loge Nationale Française (GLNF) et ce depuis octobre 2009, un processus choquant de désintégration morale et de décomposition organisationnelle qui ont culminé avec les différents événements des 2 et 3 décembre 2011.
Ces événements ont été également relatés et commentés par les médias dans le monde profane, témoignant de faits jamais vus dans l’histoire de la Franc-maçonnerie et qui sont intolérables au regard de ses valeurs.
Ces événements et la réaction irresponsable des dirigeants de la GLNF, en dépit des appels répétés d’un nombre croissant de Grandes Loges étrangères, ne peuvent qu’être considérés comme dépassant les limites de l’acceptable et prouvent indubitablement que la GLNF continue de violer les principes fondamentaux et maximes de la franc-maçonnerie.
Après un délai supplémentaire de réflexion, avec un profond regret mais avec gravité et détermination, les Grands Maîtres signataires ont décidé d’initier, sans délai, au sein de leur Grande Loge respective, la procédure de retrait de leur reconnaissance de la GLNF, chacune selon ses dispositions réglementaires spécifiques.
Les Grandes Loges d’Autriche, de Belgique (GLRB), d’Allemagne (VGLD), du Luxembourg, de Suisse (Alpina) réaffirment leur attachement, soutien et solidarité avec tous les Maçons français qui souhaitent travailler sereinement et respecter strictement la Régularité sous une gouvernance digne de ce nom. Elles agiront en conséquence.

VOIR ICI LA DÉCLARATION COMMUNE EN ANGLAIS : 5 GL europe Communication GLNF 20 12 2011

Cette union persistante de cinq Grandes Loges européennes est unique. Cela devrait avoir des conséquences graves pour les relations internationales de la GLNF. Et c’est à nouveau un camouflet pour le Grand Maître François Stifani qui avait traité par le mépris ces « petites » Grandes Loges voisines.
Cette quintuple déclaration de rupture s’ajoute à la récente suspension de relations décidée par la Grande Loge des Pays-Bas révélée par le Myosotis PACA et celui de Dauphiné Savoie. Comme le souligne le Myosotis Paca, la GL des Pays Bas n’y va pas par quatre chemins en écrivant : “ the rather autocratic attitude taken by GLNF’s leadership has contributed largely to the present situation” (l’attitude passablement autocratique de la direction de la GLNF a grandement conduit à la situation actuelle).

(Tratto da: La Lumière)

martedì 20 dicembre 2011

GLNF. Seiler demande au Garde des Sceaux des poursuites disciplinaires contre Me Legrand

LE 19 DÉCEMBRE 2011 23H43 | PAR FRANÇOIS KOCH

Claude Seiler,
 président de FMR (Franc-Maçonnerie Régulière)
Une vraie aggravation de la crise de la Grande Loge Nationale Française (GLNF). Dans un courrier particulièrement rude daté 19 décembre 2011, Claude Seiler, président de Franc-Maçonnerie Régulière (association d’opposants au Grand Maître François Stifani), écrit au Garde des Sceaux Michel Mercier pour lui demander qu’il engage des poursuites disciplinaires contre Me Monique Legrand, administratrice judiciaire es qualité de mandataire ad doc de la GLNF.
Le leader de FMR reproche à Me Legrand de ne pas avoir accompli sa mission, qui est d’exécuter sans délai la décision du TGI de Paris du 7 décembre 2010. Il l’accuse d’avoir sollicité deux fois la prolongation de sa mission de manière non contradictoire. Et surtout d’être restée opaque sur sa rémunération en contradiction avec ses obligations déontologiques.
Plus grave encore, Claude Seiler accuse Me Monique Legrandde prendre ses instructions auprès des avocats de la GLNF, de manquer de conscience professionnelle, d’avoir fait preuve d’un laisser-aller coupable voire orchestré. Il demande donc la nomination d’un nouvel administrateur judiciaire, cette fois indépendant.

VOIR ICI LE COURRIER RAR de FMR à la CHANCELLERIE : lettre du 19.12.2011

Lors de la diffusion d’informations sur le montant de ses honoraires, j’avais contacté l’avocat de Me Legrand qui m’avait fait dire qu’il n’avait pas à me parler. Avec une pression supplémentaire de FMR, pourra-t-elle garder le silence encore longtemps ?

(Fonte: La Lumière)

lunedì 19 dicembre 2011

Appel des "44" pour la création d’un observatoire des suicides

Date parution : 12/12/2011

Le Grand Orient de France et la Grande Loge Féminine de France signent l’appel des "44" pour la création d’un observatoire des suicides et interpellent Mr Xavier Bertrand, Ministre du Travail de l’Emploi et de la Santé.
Plus de 11 000 morts par an et 130 000 tentatives : ce sont les chiffres effrayants du suicide en France, les plus élevés en Europe.
A l’issue du colloque du 24 novembre 2011 "Pénibilités et vulnérabilités humaines au travail, que faire ?", événement co-organisé par le G. O. D. F. et la G. L. F. F., les deux obédiences maçonniques, ont décidé de signer l’appel des "44" pour la création d’un observatoire du suicide et de le faire savoir publiquement.
Elles ont adressé conjointement une lettre à Mr Xavier Bertrand, Ministre du Travail, de l’Emploi et de la Santé, afin que les pouvoirs publics entendent cet appel et prennent toute la mesure de son urgence.
Dans une société qui se porte mal et se comporte mal et devant le risque de banalisation de tels drames qui sont aussi des marqueurs de la Démocratie, le Grand Orient de France et la Grande Loge Féminine de France, au nom des valeurs humanistes qui les fondent, ont pleinement conscience de leur devoir d’alerte et de vigilance.

Paris, le 12 décembre 2011

giovedì 15 dicembre 2011

Soberano Gran Comendador Onosandro Trejo Cerda: "Hay que preservar el estado laico en toda su dimensión"

Apolinar Saldívar Garza, maestro advitan, Onosandro 
Trejo Cerda soberano gran comendador del Supremo Consejo
 
de México de la Masonería del Rito Escocés,
 
Ernesto Sánchez Camargo, gran tesorero;
y Luis Enrique Téllez Lumbreras, subdelegado en Tampico.
El conocimiento sobre la naturaleza, el hombre y el universo exige no mezclarse al confundirse con dogmas, mitos o doctrinas religiosas 

15/12/2011

Por: Antonio Hernández

Hay que preservar el estado laico en toda su dimensión, por ser la única garantía de la paz social, en que se sustentan la libertad, la justicia y la igualdad entre los hombres y la propia sociedad mexicana, dijo Onosandro Trejo Cerda. Trejo Cerda ocupa el cargo de presidente de la Sociedad Cívica de México y Soberano Gran Comendador del Supremo Consejo de México de la Masonería del Rito Escocés Antiguo y Aceptado desde abril de 2009 y concluye hasta abril del 2012.
Además es abogado, especialista en derecho constitucional, maestro en derecho y doctorado en la misma disciplina, y catedrático de la UNAM. Es además, maestro de grado en Filosofía por la propia UNAM.
También ha sido director del Comité del Centro de Estudios de Derecho e Investigaciones Parlamentarias (CEDIP de la Cámara Baja del Congreso de la Unión, entre otros cargos más.
La separación…
De visita en Victoria, donde dictó una conferencia sobre “Laicismo y la Educación en México” a los masones que se dieron cita en el templo filosófico “Raúl García García”, ubicado en la zona centro de la ciudad.
Trejo Cerda destacó que el estado laico, ha adquirido la categoría de compromiso histórico, social y de conciencia de los pueblos y las naciones por mantener incólume el postulado de la separación de lo religioso y lo eclesiástico respecto a los asuntos de la política y gobierno.
"El Estado Laico reclama en el mundo entero, gobiernos que sean sus custodios, como garantía de respeto al derecho irreductible de los ciudadanos a la expresión externa o práctica pública de sus devociones religiosas, mediante ceremonias y actos de culto".
Laicismo es…
"El Laicismo es el principio fundacional e inalterable del Estado moderno, el camino a su democratización y sustento pleno e incondicional de la libertad de las personas para tener, no tener, o cambiar de creencias religiosas".
Constituyen actos de lesa humanidad, violatorios de los derechos fundamentales de las personas y de ataque al Estado, que autoridades, sectas o individuos denigren, limiten o persigan a un ciudadano por sus creencias religiosas y actos de devoción o culto público.
Creer es un ejercicio de la libertad absoluta e inalienable del ser humano, inherente a su facultad de pensamiento; por lo tanto, las Constituciones, las Leyes, los Estados, los Gobiernos, las organizaciones o las personas, no pueden ni deben hacerla objeto de ataque, limitación o persecución alguna, alegando supuestas justificaciones en dogmas, mitos o prejuicios y, menos aún, intentar imponer determinada confesión religiosa a ciudadanos libres e iguales.
La educación…
Luego dijo que la educación en un estado laico, sea pública o privada, está orientada por la ciencia; el conocimiento sobre la naturaleza, el hombre y el universo exige no mezclarse al confundirse con dogmas, mitos o doctrinas religiosas.
Ante la pluralidad de creencias religiosas en el mundo, resulta ilegítimo y contra razón llevar a cabo desde las estructuras del poder público del Estado, acciones a favor de una determinada confesión religiosa en las que participen funcionarios públicos, así como difundirla mediante imágenes, signos o señales religiosas en la propaganda gubernamental.
En materia de educación lo hemos dicho, se requiere en el sector una mayor participación de recursos, se deben de inyectar más recursos a la educación para obtener mejores resultados.
Libertad, inseguridad, educación y crisis…
Al concluir su ponencia respondió a los cuestinamientos donde destacó que el gran problema que México tiene es que en momentos de una gran crisis todas las instituciones se ven afectadas, y ese es el problema.
A simple vista se aprecia el deterioro de las instituciones, desde la institución presidencial, la seguridad, el mismo Ejército, por ello no queda más que reconstruir el aparato institucional del gobierno.
Al gobierno federal le ha fallado la estrategia, desde el uso del Ejército en tiempos de paz hasta la lucha sin sentido en que se les ha metido, la lucha no puede ser, ni por regiones, ni por grupos, ni por espacios territoriales, tiene que ser una estrategia nacional.
Además hay otros problemas como es la crisis económica y de seguridad que nos golpea por todos lados, por ello tiene que reconstruirse el tejido social…hay que generar una serie de condiciones para que la familia pueda contar de nuevo con estabilidad y tranquilidad, para que pueda desarrollarse de la mejor manera, concluyó.

(Fonte: La Casa del Masòn)

mercoledì 14 dicembre 2011

La Massoneria napoletana nel '700

Scritto da Antonella Orefice
Lunedì 12 Dicembre 2011 23:24

"A voler correre dietro alle origine dei Liberi Muratori c’è da perder la testa", scriveva nel 1897 Michelangelo D’Ayala.
La leggenda fa risalire le origini delle società massoniche ad Hiram che costituì il tempio di Salomone e diversi autori hanno collegato il concetto di fratellanza al periodo delle Crociate, e quindi, all’ordine dei Templari, mentre il linguaggio ed il rituale sembrano siano stati influenzati dalla filosofia ermetica tardo rinascimentale.

La Luce Massonica fu introdotta a Napoli dagli ufficiali dell’esercito austriaco nel periodo del vicereame asburgico (1707 – 1734) e dai mercanti francesi, olandesi ed inglesi che operavano in città. Dopo un periodo iniziale di scetticismo, l’aristocrazia si avvicinò alla loggia napoletana a partire dal luglio 1750, quando vi aderì e successivamente ne fu eletto Gran Maestro il Principe di Sansevero Raimondo di Sangro.

Questi non solo riuscì a ricomporre i dissidi interni sorti tra gli adepti, ma anche ad incrementare a tal punto il numero delle nuove adesioni, da essere costretto a suddividere la Muratoria napoletana in diverse logge: la loggia affidata a Teodoro Tschoundy dove si diffuse la pratica per l’alchimia, la loggia Carafa, affidata a Gennaro Carafa, la loggia Moncada, affidata al principe di Calvaruso e la loggia Sansevero, alla diretta dipendenza del nuovo Gran Maestro. Il principe diede impulso al rapido espandersi dei centri latomistici e riuscì a suscitare in Napoli l’interesse per l’esoterismo, con la pubblicazione nella sua tipografia di numerose opere sull’alchimia.

Ciò causò uno scontro violento tra il curialismo conservatore dei Gesuiti e la nobiltà illuminata che, insieme ad esponenti del mondo accademico, la parte più rappresentativa della borghesia, soprattutto medici, avvocati e ricchi commercianti, accresceva sempre più il numero degli affiliati alla Massoneria ed era favorevole al partito riformatore. A seguito dell’editto di Carlo di Borbone del 10 luglio 1751 contro i Liberi Muratori, il principe Raimondo di Sangro, dopo aver tentato inutilmente di convincere il re che i fratelli massoni erano animati da un rispetto devoto e sincero verso la religione ed il sovrano, decise di dimettersi il 24 luglio e la loggia napoletana venne ufficialmente soppressa. Ma, i centri latomistici continuarono in gran segreto la loro attività.

Un nuovo impulso alla crescita della Massoneria fu dato nel 1768 dall’arrivo di Maria Carolina, per tradizione familiare vicina agli ambienti latomistici, e la stessa aderì ad una loggia di sole donne, fino a quando gli eventi che avrebbero caratterizzato l’ultimo decennio del secolo, trasformarono le logge massoniche in Società Patriottiche. Da lì la persecuzione spietata della stessa Maria Carolina, accecata dalla smania di vendicare la sorella Maria Antonietta, contro gli adepti accusati di congiura e giacobinismo.

La repressione della Massoneria, bandita e perseguitata da inchieste ed arresti non solo nel Regno borbonico, ma in tutta Italia fu notevole non solo nell’ultimo decennio del Settecento, ma anche durante i primi anni della Restaurazione ed interessò finanche quegli Stati tradizionalmente più tolleranti e permissivi. Ciononostante, il fuoco continuò a covare sotto le ceneri molto più di quanto comunemente si creda.

Presidente della Società Patriottica fu nominato Carlo Lauberg, un frate scolopio, tra i maggiori chimici napoletani del suo tempo. Durante i sei mesi della Repubblica Napoletana, il Lauberg fu nominato Presidente del Primo Governo Provvisorio. Con la reazione borbonica non fu tra i martiri ma tra gli esuli. Riuscì a riparare a Parigi, dove vi morì il 5 novembre 1835.
In una sera dell’estate del 1793, si incontrarono a Posillipo, sulla spiaggia di Mergellina gli amici che Lauberg aveva convocato: elementi fidati e sicuramente democratici.

I motivi che indussero il Lauberg ad indire la riunione furono dettati dal bisogno di raccogliere tutte le forze democratiche che operavano a Napoli e nelle Province e prepararsi all’azione per realizzare anche a Napoli, come in Francia un governo popolare repubblicano … onde ravvivare i diritti dell’uomo soppressi, rimettere la tranquillità, sopprimere gli abusi, rendersi in tutto liberi e perfettamente uguali ed abiurare… ogni religione come estranea agli ordini di natura e costituire da Principi e dalle Potestà supreme per garantire la loro stabilità.

La proposta del Lauberg venne discussa ed approvata e si decise di costituire un’associazione articolata in sezioni elementari o clubs composti ciascuno da non più di undici membri che non si conoscessero tra loro. Tale organizzazione fu dettata in modo da evitare che qualsiasi associato, sottoposto a tortura, potesse svelare i nomi degli altri associati. In seguito la Società Patriottica fu suddivisa in due clubs: Lomo (Libertà o Morte) e Romo (Repubblica o Morte).8 Entrambi operarono attivamente raccogliendo adesioni non solo negli ambienti studenteschi e tra gli avvocati, ma anche tra i militari, dei quali molti giovani ufficiali erano stati allievi del Lauberg alla scuola militare della Nunziatella.

Tutti i membri della Società avevano giurato odio eterno ai tiranni e molti di essi si proposero di giungere all’insurrezione armata per abbattere la monarchia ed istituire anche a Napoli un governo repubblicano sull’esempio di quello francese. Intanto Maria Carolina, contando su una fitta rete di spie, continuava la sua spietata opera di persecuzione. I numerosi arresti operati a Napoli provocarono un’ondata di panico in seno alla Società Patriottica. Dominati dal terrore e dalla sofferenza delle torture, dimenticando i loro giuramenti, quasi tutti gli arrestati confessarono nei più dettagliati particolari le loro attività di congiurati, fornendo elementi e nomi, ponendo in condizione gli inquirenti di ricostruire in molti suoi particolari l’attività svolta a Napoli dal movimento giacobino.

(Fonte: http://www.nuovomonitorenapoletano.it)


martedì 13 dicembre 2011

Padova 10 dicembre 2011, Raffi (Grande Oriente), superare egoismi e paure costruire nuova Italia

Parlamento abbia il coraggio di eliminare i privilegi e di essere generoso con chi non ha neppure i minimi per la sopravvivenza

"I laici vivono, sono sopravvissuti a tutte le tempeste. In un momento come questo di grandi difficoltà, tutti devono fare la propria parte. La Massoneria, luogo di confronto e laboratorio di idee, è esempio di ciò che unisce oltre ogni appartenenza. Questo è il tempo della responsabilità, non della fuga. Basta privilegi di casta, di qualsiasi natura, sia che si tratti dei professionisti della politica sia di quelli della religione. Nel momento in cui si chiedono sacrifici, il Parlamento decida e abbia il coraggio di eliminare i privilegi e di essere generoso con chi non ha neppure i minimi per la sopravvivenza. Parlo dell'Ici, dell'Imu come dell'8 per mille". Lo ha detto Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, concludendo a Padova il talk show 'Laicità e pensiero. Radici e futuro dell'Italia unita'."Oggi – ha sottolineato il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani - c'è una storia profonda da cogliere. E' possibile una ricerca e una scoperta per tutti se ci manteniamo aperti al vero. Non si può assistere al ballo delle coscienze sul Titanic mentre suonano i violini della delega e della rinuncia, né alla bancarotta della ragione pratica. I valori non si svendono, e neanche il pensiero: bisogna rilanciare la scuola pubblica per formare cittadini responsabili".

"Occorre superare i confini dell'egoismo – ha aggiunto Raffi - andare oltre le ideologie e i mezzucci del particolare, uscire dall'omertà e dal servilismo, e farsi costruttori di storie di cambiamento possibile. Il vero orizzonte della modernità si vede nella dignità che essa conferisce alla ricerca e all'istruzione, nel compito mai spento o definitivo di formare uomini liberi e coscienze ribelli"."Vogliamo rivendicare giustizia sociale – ha rimarcato il Gran Maestro - e uscire dalla fiction in cui ci ha gettato una politica irresponsabile e di corto respiro. La posta in gioco è la nostra libertà, un nuovo ethos per l'Italia. Significa spezzare le catene dell'ambiguità, promuovere la cultura come priorità e percorsi di impegno contro lo scetticismo elevato a sistema. E' questa la partita aperta che nel nostro racconto di un'Italia possibile e migliore, portiamo avanti come messaggio di coerenza da Nord a Sud del Paese. La Massoneria, voce della libertà, ha sempre guardato al domani. In un tempo in cui le idee vengono cassate, noi offriamo uno spazio di confronto, un metodo che forma generazioni di ribelli al pensiero unico. I liberi muratori servono all'Italia".

"Tornare a respirare una bella Italia – ha spiegato Raffi - significa chiederci cosa ci sta davvero a cuore, rinnovare il patto tra le generazioni, riscoprire le ragioni della nostra vita insieme come italiani. Il prossimo incontro della rassegna di celebrazioni del Grande Oriente sarà intitolato Cuore e ragione, l'Italia che vuole farcela. Sono i giovani, il mondo del volontariato, le sfide di chi non si arrende, di chi lotta per come vivere e morire. Una laicità – ha concluso il Gran Maestro - che è pensiero e storia, perché è in nome dell'uomo che vale sempre la pena di sperare e lottare".


Padova, 10 dicembre 2011


Archivio segreto del Vaticano

Un evento mediatico e culturale senza precedenti

100 documenti originali, custoditi da 400 anni nell’Archivio dei papi, per la prima volta nella storia varcheranno i confini della Città del Vaticano e saranno visibili ai Musei Capitolini di Roma, da febbraio a settembre del 2012, in occasione della mostra Lux in arcana - L’Archivio Segreto Vaticano si rivela. Conclavi, eresie, papi e imperatori. Crociate, scomuniche, lettere cifrate. Manoscritti, codici, antiche pergamene. Un evento unico ed irripetibile che racconta la Storia attraverso le sue fonti.

(Fonte:Lux in Arcana)

lunedì 12 dicembre 2011

Francs-Maçons en Corse

LE 12 DÉCEMBRE 2011 11H08 | PAR FRANÇOIS KOCH


Depuis la semaine dernière, L’Express a mis en vente sur l’Ile de Beauté un dossier sur les francs-maçons de Corse réalisé par la journaliste Hélène Constanty. De nombreuses révélations émaillent son enquête. Le Blog Maçonnique en parle.

Un périodique corse relate cette édition régionale de L’Express, 24 Ore. Et à lire les articles qui y sont consacrés, cette enquête a manifestement retenu toute leur attention.

Lire ici l’édito de 24 Ore : « Un secret équivoque »

Pour 24 Ore, on ne parle que de ça sur l’Ile depuis trois semaines. « L’essentiel, ce sont ces noms de responsables politiques corses de premier rang dont l’appartenance aux loges est révélée publiquement. » Avec deux « outés » de poids.
Paul Giacobbi, député PRG et président du Conseil exécutif de Corsedepuis mars 2010 : « La révélation de l’appartenance maçonnique de Paul Giacobbi est un très joli scoop – à la GLDF. Pour un secret (jusque-là) bien gardé. « Giacobbi ? Non, je ne crois pas qu’il en soit », nous confiait ainsi un maçon régulier de Bastia, la semaine dernière, en s’interrogeant sur l’identité des futurs « outés ». Désormais, ses frères dans l’île sont informés. Sa vie de maçon, Giacobbi explique la vivre à Paris. Dans l’interview qu’il accorde à L’Express, il dit mal connaître « ce qui se passe dans les loges de l’île ». « Je n’ai pas de contact avec elles », assure-t-il, tenant à distinguer ce qui relève de sa vie privée et de son activité politique. En clair, son appartenance maçonnique n’aurait aucune influence sur ses choix politiques. Crédible ? La frontière peut difficilement être totalement étanche. »

Jean-Christophe Angelini, conseiller général du canton de Porto-Vecchio et conseiller territorial de l’Assemblée de Corse.« Contrairement à Paul Giacobbi, Jean-Christophe Angelini a refusé l’interview. Membre de la loge Le frère et la soeur, il est l’autre « outé » de poids de l’enquête de l’hebdo. Un secret qui pourtant n’en était plus un. En août dernier, 24 Ore avait ainsi sorti un petit confidentiel qui soulignait sa présence lors de la fameuse réunion estivale de Vergio, qui rassemble tous les ans de nombreux dignitaires autour d’un repas. Angelini a tout de même reçu la journaliste de L’Express, pour lui parler en off. « J’ai été un des seuls à accepter de le faire, souffle-t-il, s’estimant « trahi ». « Mais c’est ma vie privée ». Le Portovecchiais considère lui aussi qu’on peut séparer les engagements d’un homme. Une frontière évidemment sujette à caution, quand il s’agit d’un responsable politique.«
(Fonte: La Lumière)

domenica 11 dicembre 2011

Le 9 Décembre 2011 Evènement maçonnique exceptionnel à Saint-Quentin en Picardie

Friday, 09 December 2011 11:27

Face à une interrogation de plus en plus forte sur le devenir de l'Homme et de la société, face à une actualité qui tend à remettre en question les fondements de la laïcité et de la citoyenneté, le temps est venu d'écouter des voix de raison pour débattre avec tous les acteurs et toutes les énergies. C'est le sens donné à un évènement exceptionnel à Saint-Quentin par la Conférence Publique du Grand Maître de la Grande Loge de France, Alain-Noël Dubart, sur le thème"La Grande Loge de France, Pourquoi ?". Le public est invité à la Conférence Publique sans aucune formalité.

Renseignements pratiques :
Vendredi 9 Décembre - 19H
Entrée gratuite Théâtre de Saint-Quentin, Place de l'Hôtel de Ville

La Grande Loge s'ouvre

Wednesday, 07 December 2011 11:04

Le 1er Décembre 2011, la Grande Loge de France invitait la presse locale et de nombreuses obédiences à la pose de la première pierre du temple de Couzeix, en région Limousin.
Cette construction d'environ 500 m2 située à l'entrée de la zone d'activités Océalim est entièrement financée par la GLDF. Riche de quatre loges dont une cinquième en préparation, avec environ 300 frères, cet espace accueillera aussi d'autres obédiences : Droit Humain, Grande Loge Mixte de France, Grande Loge Nationale de France, Grande Loge Féminine de France.
Par là même, il sera à terme le plus grand des centres maçonniques de la région en étant à la fois un lieu moderne, en adéquation avec le développement des loges et ouvert sur la cité avec son espace culturel qui proposera "des conférences, des expositions, voire des concerts si les frères se prononcent en ce sens".
Présent lors de la manifestation, Alain-Noël Dubart, grand maître de la GLDF a réaffirmé sa volonté de permettre au plus grand nombre de découvrir ce temple.
Le chantier devrait être achevé et le temple "dédicacé" à l'automne prochain.

Création du "Collectif laïque "

Date parution : 09/12/2011

Ce 9 décembre 2011, jour anniversaire de la Loi de 1905, le Grand Orient de France et vingt associations créent le « Collectif laïque », outil de promotion et de défense de la laïcité à la veille des élections

Création du "Collectif laïque " 

Afin de faire face à la grave dégradation de la laïcité, 21 associations de promotion et de défense de la laïcité ont décidé de constituer un Collectif laïque.
En ce jour anniversaire de la Loi du 9 décembre 1905, et dans la perspective de l'élection présidentielle, le Collectif laïque demande aux candidats de se prononcer clairement au regard de la laïcité.
Le Collectif laïque demande prioritairement que les principes de la Loi de 1905, inscris dans ses deux premiers articles, soient intégrés dans la Constitution.
Le Collectif laïque restera mobilisé pour examiner toutes les questions d'actualité de la laïcité. Il interviendra si nécessaire auprès des élus, des responsables de l'Etat, des partis politiques, des autorités locales et régionales, et participera au débat public.

Paris, le 9 décembre 2011



COLLECTIF LAIQUE
APPEL COMMUN
PROMOUVOIR ET DEFENDRE LA LAICITE 

 La laïcité est fragilisée, contournée, menacée. Cent six ans après le vote de la loi de séparation des églises et de l’Etat qui garantit la liberté de conscience, l’égalité des droits et des devoirs entre tous les citoyens, quelles que soient leurs origines et appartenances, les associations laïques ont décidé de s’associer en un collectif pour promouvoir et défendre la laïcité.
Dans la perspective de l’élection présidentielle, moment clef de la vie politique sous la V° République, le « Collectif laïque » interviendra afin que les candidats se prononcent clairement au regard de la laïcité et de l’application de l’article Premier de la Constitution et de la loi de 1905 de séparation des églises et de l’Etat.
Les tentatives de qualifier la laïcité, en lui associant les qualificatifs « moderne », « ouverte », « nouvelle », « positive », etc, constituent autant de volontés de vider la laïcité de son contenu., de contourner la loi de 1905, à défaut de pouvoir l’abroger, alors même que l’immense majorité des Français, croyants et incroyants, lui déclarent leur attachement.
Peu à peu, la laïcité a été contestée par le discours à Latran du premier magistrat de la République à propos des mérites respectifs de l’instituteur et du prêtre, par l’accroissement des financements publics aux écoles confessionnelles, par les décisions du Conseil d’Etat réduisant la laïcité à la seule neutralité, par la mise en place de commissions inter-religieuses départementales qui légitiment le retour du religieux dans la sphère publique, par les dispositions qui favorisent la montée du communautarisme ; autant d’avancées insidieuses, mais clairement destinées à vider de sa substance la laïcité républicaine, donc la République.
Trop c’est trop ! La crise sociale, économique et culturelle impose que la République ne cède en rien sur ses valeurs fondatrices et s’engage sur la voie de la concrétisation des principes fondamentaux inscrits dans la Déclaration universelle des Droits de l’Homme. Il faut consolider la liberté, concrétiser l’égalité des droits et des devoirs, réhabiliter la fraternité, donner du sens à la citoyenneté. Il faut faire vivre la laïcité. Faire en sorte que les hommes et les femmes, premières victimes des fondamentalismes, disposent des moyens d’émancipation qui les rendent maîtres de leur destin.
Tels sont les principales réponses que les associations laïques entendent apporter aux maux qui menacent la République : les renoncements successifs et les discours populistes fondés sur la peur de l’autre.
Aussi, à l’occasion de l’élection présidentielle, le « Collectif laïque » demande prioritairement que les principes de la loi de 1905, inscrits dans ses deux premiers articles, soient intégrés dans la Constitution. Il revendique que soit mis fin à l’institutionnalisation du retour du religieux dans la sphère publique et au communautarisme. Il réclame que la priorité des moyens soit donnée à l’école laïque et que soit mis un terme à l’accroissement continu du financement public des établissements confessionnels.

Le « Collectif laïque » entend contribuer ainsi au rehaussement du débat politique. Faire en sorte que les hommes, les femmes, premières victimes des fondamentalismes, s’émancipent de toutes les cléricalismes, y compris de la finance mondiale, et se donnent les moyens d’être maîtres de leur destin.
En ce jour anniversaire de l’adoption de la loi de 1905 de séparation qui fonde la laïcité, les associations laïques signataires, tout en préservant chacune ses spécificités et son indépendance, constituent le « Collectif laïque » dont l’objet est de faire rayonner la laïcité, toute la laïcité, rien que la laïcité.

Paris, le 9 décembre 2011

Rogelio Amaral Barragán desglosa el aspecto político de la estructura eclesiástica




Por Nelly Sánchez



El conferencista estuvo acompañado por Gilberto López Alanís, Leonel Gómez, David Rubio, Noé Contreras y Jesús Valdés. Fotografía: Maritza De Los Ríos.


La Santa Inquisición fue una estructura de poder durante la colonia y la primera etapa del México independiente y sirvió para someter a judíos e indígenas al cristianismo, afirmó Rogelio Amaral Barragán.

Al dictar la conferencia La Santa Inquisición en la Nueva España, Siglos 16 al 19, el contador público, con maestría en ciencias y secretario de la Gran Logia Soberana de Baja California, aseguró que la Inquisición sigue existiendo pero con métodos diferentes, que en un momento estuvo dirigida por Joseph Ratzinger, y el último inquisidor en Roma es actualmente el Papa.

En el patio del Archivo Histórico, acompañado por Gilberto López Alanís, director de la institución; Leonel Gómez, presidente de la Asociación Fraternal Antonio Rosales; David Rubio, representación del Gobernador Jesús Aguilar Padilla, y los diputados Noé Contreras y Jesús Valdés, Amaral Barragán detalló los antecedentes de este movimiento.

Las etapas del movimiento

"El inquisidor es un investigador, el encargado de hacer las preguntas necesarias para conocer la verdad. En la primera etapa, en los primeros tres siglos después del nacimiento de Jesús, hijo de José, y después de 300 años de su muerte los cristianos eran judíos, el cristianismo era una secta del judaísmo, una vertiente que surgió luego de una primera división", apuntó.

"Roma, 300 años de la muerte de Jesús, se encontraba en medio de la inmundicia moral, los romanos no tomaban espadas para luchar, contrataban mercenarios y Constantino, el emperador, tenía un balance general y los estados financieros del imperio y vio que éste estaba destinado a morir en breve por la decadencia moral en que estaba incurriendo".

Ante estudiantes, amigos, familiares y políticos, el conferencista recordó que el imperio estaba organizado por provincias que tenían sus propios dioses y sacerdotes, pero lo único que al emperador le importaba era que le pagaran los impuestos.

"El imperio era muy liberal, dejaba que cada quien tuviera los dioses que quisiera, cada región tenía su divinidad, pero se dio cuenta de que si no unificaba todo, el imperio se disgregaría en poco tiempo".

Entonces, añadió, decretó un "judaísmo light", que era el cristianismo.
"En el que sí se permitía la admisión de gente no judía. Todos. El cristianismo nace por decreto del emperador, católico significa universal. Los templos de otros dioses los convirtieron en cristianos, esto se convierte en un instituto político, y para seguir las reglas, surgió la Santa Inquisición", dijo.

"En México, cómo le hacen los españoles para asegurarse de que los indígenas no volvieran a sus creencias, a sus costumbres, se dio la Inquisición que estaba en manos de los obispos y eran los encargados de vigilar que siguieran al pie de la letra las instrucciones que se les acababa de dar".

Añadió que si regresaban a sus otras tradiciones eran castigados.
"O te convenzo por la fe o por la tortura. Aquí se quemaba a los herejes en la Plaza de Santo Domingo... El tribunal deliberaba, estaba el tormento de la cuerda, del agua, los quemaderos...", añadió.

Para Amaral Barragán, las Cruzadas son el claro ejemplo de la religión impuesta por las armas y no por las ideas.

PARA SABER
La Inquisición estuvo en manos de los obispos, luego del Papa y el peor persecutor de todos los tiempos fue Fray Tomás de Torquemada, un descendiente de judíos.
* El año crucial fue 1492, cuando se dio la toma de Granada.
* La expulsión de los judíos a los que se les obligó a la conversión y se descubrió América.

(Fonte: La Casa del Masón)

martedì 6 dicembre 2011

Viaggio verso le Valli Celesti del Fratello Fred Kleinknecht

06.12.2011



Oggi l’ultimo saluto nel Tempio Massonico di Washington del Ven.mo e Pot.mo Sovrano Gran Commendatore Fred Kleinknecht 33 .
I funerali sono stati celebrati dal Rev. Kenneth W. Lyons e Fratello 33 °, cappellano maggiore del Supremo Consiglio.


La Retta Parola - Budda

Non ho la pretesa di insegnarvi nulla che già non sappiate, ma consentitemi di leggervi un brano
tratto dal Dhammapada, uno dei testi in cui è descritto l’insegnamento di Budda.
Ben si addice a quella che dovrebbe essere una delle norme fondamentali del “comportamento” di noi
Massoni, dall’Apprendista al Maestro.
Si tratta di un frammento dell’ ”ottuplice sentiero” che Budda insegna il suoi monaci.
All'interno dell'ottuplice sentiero vi sono tre stadi che si riferiscono al comportamento etico. Essi
sono il terzo, il quarto e il quinto: "retta parola", "retta azione", "retti mezzi di sussistenza".
Soffermiamoci brevemente sulla "Retta Parola".
Vi sono "quattro tipi di retta parola: astensione da parola falsa, astensione da parola dividente,
astensione da parola aspra e astensione da parola oziosa".
Astensione da parola falsa: Egli dice la verità, è devoto alla verità. Egli non mente deliberatamente, né
per proprio vantaggio, né per vantaggio altrui, né per un vantaggio quale che sia.
"Dire il vero mette in armonia il nostro atteggiamento interiore con la vera natura dei fenomeni,
consentendo alla saggezza di sorgere e sondare la verità delle cose. Quindi, più ancora che un principio
etico, la devozione alla parola verace si fonda sull'essere radicati nella realtà invece che nell'illusione,
nella verità afferrata con la saggezza invece che nelle fantasie ordite dal desiderio”.
Astensione da parola dividente: Ciò che ha udito qui non ripete là per causare discordia; ciò che ha
udito là non ripete qui per causare discordia. Il motivo nascosto dietro la parola calunniosa è in genere
l'invidia, il risentimento suscitato dalla rivalità, associato al desiderio di demolire l'immagine
dell'avversario con lo strumento della denigrazione verbale. Altri fattori motivanti possono essere la
volontà crudele di ferire, il tentativo di guadagnarsi proditoriamente stima e simpatie, o il piacere
perverso di portare discordia là dove c'è amicizia.
Il comportamento opposto, insegna il Buddha, è "la parola che costruisce amicizia e armonia, che
sgorga da una mente animata da amorevolezza ed empatia".
Astensione da parola aspra: Egli dice parole cortesi, piacevoli a udirsi, amabili; parole che giungono
al cuore, dilettevoli, amichevoli e piacevoli a tutti. "Responsabile della parola aspra è l'avversione, che
si manifesta come ira e rabbia. [...] L'antidoto giusto è la pazienza «La mia mente rimarrà imperturbata,
colma d'amore e libera da celato astio; e costoro io irraggerò di pensieri d'amore, vasti, profondi,
infiniti, liberi da ira e da odio ».
Astensione da parola oziosa: Egli parla al momento giusto, in accordo coi fatti, parola di cose
salutari, parla del Dharma [l'insegnamento buddista] e della disciplina; le sue parole sono un prezioso
tesoro, pronunciate al momento giusto, ragionevoli, misurate e assennate.
Con parola oziosa si intendono i discorsi vuoti, le chiacchiere vane, il cicaleccio superficiale. Parole che
non comunicano niente di significativo.
Intelligenti pauca.

domenica 4 dicembre 2011

Curiosità: suono e simbolo


Nei rari momenti della frenetica quotidianità, o più probabilmente negli intervalli di fine settimana, ci può capitare di trovare un po’ di si silenzio e meditazione. In casi di estremo silenzio si possono sentire i battiti  del cuore, i quali, per l’emozione di sentirli, raggiungono maggiore frequenza, fino a spaventarci e farci ritornare nel caos abituale. In altri casi, si è dato adito alla fantasia, alla quale non c’è limite e tante volte nemmeno tristezza.
In questi momenti possono risuonare, simboli, suoni e significati; e se al silenzio si aggiunge il sentimento, allora nasce l’intuito. Come accade quando si correla alle nuvole del cielo il simbolo della fantasia, o ai suoni della natura i sentimenti del cuore.
Quindi la formula che correla simbolo, suono e significato la possiamo sentire, o vedere, con la meditazione sul significato celato nel “tutto in uno ed uno in tutti”. E’ proprio utilizzando questa formula che nasce una curiosità, la quale, essendo tale “e solo tale”, mi autorizza a divulgarla. Si tratta di un’analogia tra suono, simbolo e significato intercorrente tra le parole “UOVO” ed “UOMO”.
Sull’uovo, non sappiano se è nato prima lui o la gallina, ma sappiamo che per far nascere il pulcino l’uovo deve essere covato dal calore delle piume della gallina. Lo stesso accade per l’uomo, solo che per raggiungere la configurazione biologica, meglio definita rispetto al pulcino, ha bisogno di stare al caldo per un tempo più lungo. Per ciò, è per la necessità di tempo e calore, le uova che fanno nascere l’uomo sono state incorporate nella donna. Fin qui niente di nuovo, già sapevamo delle uova e delle ovai, le prime esterne le altre interne. Allora andiamo al Simbolo, infatti la differenza tra UOVO ed UOMO sta in una “V” ed in una “M”. Per la prima lettera possiamo facilmente notare la forma di Ventre, ma nel far questo vediamo anche che la “M” se scomposta è una “V” con l’aggiunta di due gambe ai lati “I V I” = “IVI”. Questa scomposizione o composizione sembra notare come il ventre viene inglobato nelle  due gambe della mamma che genera l’uomo. Osservando ancora questa parola a noi tutti tanto cara, e rimanendo sulla linea di curiosità e fantasia, rifletto ancora sul suono, simbolo e significato tra le parole “MAMMA” e “NONNA”.  Per la prima parola, si evidenzia la “V” di ventre inserita tra due gambe “I + I” che da la “M” (MAMMA), per la seconda, vediamo il ventre scomparire sostituendo la “N” al posto della “M” come a simboleggiare il significato della menopausa che raggiunge le donne, quando ad una certa età da MAMME diventano NONNE.
Pensieri e parole in libertà…

Fr:. G. MEDIATI

sabato 3 dicembre 2011

ILL. C. FRED KLEINKNECHT, 33°, FEBRUARY 14, 1924 – DECEMBER 1, 2011


Ill. C. Fred Kleinknecht, 33°
February 14, 1924 – December 1, 2011

IN DEO FIDUCIA NOSTRA

FROM THE GRAND ORIENT OF HEREDOM AT WASHINGTON, DECEMBER 1, A.L. 6011

To all the Bodies and Brethren of the Ancient and Accepted Scottish Rite for the Southern Jurisdiction of the United States:

SORROW! SORROW! SORROW!

DEAR BRETHREN: A great affliction has fallen upon us—the sharp blow of an expected and grievous calamity. Our venerable and beloved Brother


CHRISTIAN FREDERICK KLEINKNECHT, JR., 33°

of Maryland, our Past Grand Commander, will be seen by us no more in this world. It was not so long ago, when our Supreme Council closed, that he stood in the circle of the brethren around the altar and repeated with them the solemn words of parting: “It may be that we shall not all again assemble together in Council.”

Bro. Kleinknecht was born February 14, 1924, in Washington, D.C., where he graduated from their public schools. His major interests were writing and business, but World War II descended and put an end to his transition from classroom to commerce. He served in the Navy and, with millions like him, gave to the world the precious gift of freedom.

In 1947, he took a job at the House of the Temple, learning about the Scottish Rite from the ground up. This hands-on approach remained the trademark of Fred, as he liked to be known, throughout his fifty-six years at the Supreme Council. Within a year of joining the Temple staff, Fred married his childhood sweetheart, Gene Elizabeth Kamm, a life-partner in the truest sense, and they had four children: Gene Ellen, Henry, Scott, and Joan. Gene’s confidence in Fred’s potential was the turning point in his life, and with her encouragement and support, he studied accounting at Benjamin Franklin University.

In 1949, he began his Masonic journey in Maryland’s Silver Spring Lodge No. 215. He joined the Scottish Rite in Baltimore in 1950, received the rank and decoration of a Knight Commander of the Court of Honour in 1955, and was coroneted an Inspector General Honorary of the Thirty-third Degree in 1959. He was also a member of Mt. Pleasant Chapter No. 13, R.A.M., King David Council No. 19, R.&S.M., St. Elmo Commandery No. 12, K.T., Boumi Shriners, the National Sojourners, and many, many other Masonic organizations.

In the Supreme Council, Fred applied his education to reforming the bookkeeping methods, quickly saving the Rite tens of thousands of dollars. His initiatives demonstrated his leadership potential. From accounting, he moved up through numerous administrative positions at the House of the Temple.


By 1966, the then current Grand Commander, Luther A. Smith, placed Fred in positions of increasing responsibility, leading to his appointment as Assistant to the Grand Commander on January 1, 1966, and Acting Grand Secretary General on January 1, 1967. The Supreme Council endorsed Bro. Smith’s confidence and elected Fred Grand Secretary General and S.G.I.G. at-large on September 28, 1967. He served in this position for nineteen years until the Supreme Council elected him Sovereign Grand Commander on October 23, 1985.

Immediately, Fred set about repositioning the Order within the context of a changing world. To accomplish this mission, Fred sought quality. He said, “Because Freemasonry lives not just for today, but for generations to come, we must be first class in whatever we do.” Working closely with his staff, Fred initiated profound innovations in every area of Scottish Rite endeavor and brought an Ancient and Accepted Order into the new millennium.

Fred knew that building strength for tomorrow’s Rite meant growing financial support today. He rebuilt the Rite’s endowment infrastructure and helped generate forty-seven state and local Scottish Rite foundations. His commitment to securing a sound financial future benefited the House of the Temple itself. He established the House of the Temple Historic Preservation Foundation, Inc., and in just twelve years, its endowment enabled construction of the Pillars of Charity Alcove and the Scottish Rite Hall of Honor to recognize major donors.

The annual Scottish Rite Calendar Program, an effort Fred began in 1989, has enabled much-needed improvements in the House of the Temple, including reconstruction of the Temple’s damaged grand entrance steps and completion of the Cornerstone of Freedom Hall, the Hall of Scottish Rite Regalia, the George Washington Memorial Banquet Hall, the Burl Ives Room, the Americanism Museum, the Albert Pike Museum, and the total renovation of the Rite’s most valuable scholarly resource, the Supreme Council Library. In 1991, Fred approved the creation of the Scottish Rite Research Society and supported it in word and deed, becoming member #1.

Following Grand Commander Albert Pike’s lead, Fred officially presented a copy of the Revised Standard Pike Rituals to the Supreme Councils of Prince Hall Scottish Rite Freemasonry. Wanting to debunk long-standing fictions about Freemasonry, Fred manned forceful action against an extremist faction within the Southern Baptist Convention that tried to condemn Freemasonry. He also took unprecedented steps of meeting with high Vatican officials in Rome and in Washington.

Internationally, Fred appointed a Deputy to oversee Western Europe and Africa, restored a regular Scottish Rite presence in Portugal, established new Supreme Councils in Togo and the Ivory Coast, and reestablished the Scottish Rite in Bulgaria, Croatia, the Czech Republic, Hungary, Poland, Russia, Slovenia, and Romania.

At home in the U.S., the Rite responded to a nation in need. Immediately following the terrorist attack on the World Trade Center and the Pentagon, the Southern Jurisdiction pledged $1 million to the Families of Freedom Scholarship Fund to assist children and spouses of 9/11 victims. Fred encouraged the expansion of the RiteCare Speech and Language Disorders Clinics with direct and indirect support.

RomaniaThese few facts, briefly sketched, highlight only a small portion of Ill. C. Fred Kleinknecht’s service to the Supreme Council, 33°, for the Southern Jurisdiction, U.S.A. His eighteen-year tenure as Grand Commander was exceeded only by Grand Commanders Albert Pike and John Henry Cowles. A family man who valued his wife, children, and grandchildren above all else, Fred extended that love and loyalty to his church, country, Freemasonry, and, most of all, to the Scottish Rite. Rapid and resolute, Fred rejuvenated the Scottish Rite and inspired dynamic activity in every area of our order’s mission. The Kleinknecht legacy of leadership will inspire us for years to come.

REQUIESCAT IN PACE, FRATER.

( Tratto da: Fonte Esterna )