Widget ultimi articoli con miniature

venerdì 1 febbraio 2013

Mps: il Gran Maestro Raffi, la Massoneria non ha le mani sul Monte, non ne controlla i conti, né interferisce sui bilanci dell'Istituto

Soprattutto non promuove acquisti di banche (leggi Antonveneta) e non manipola l'andamento borsistico dei titoli azionari dell'MPS. Basta con il gioco della Torre, la magistratura accerterà che gli "uomini in nero infiltrati negli affari", non sono Liberi Muratori del Grande Oriente d'Italia

"La Massoneria non è una camera di compensazione e non ha le mani sul Monte. Non controlla niente né è interessata a farlo. Il nostro lavoro è culturale, un impegno di promozione della centralità del cittadino e della democrazia. Vogliamo sottolineare il bisogno di un progetto per l'Italia. Non ci interessano i conti, gli affari, gli acquisti e la manipolazione dei titoli azionari di una banca. Spetta alla Magistratura e agli organi preposti verificare e accertare i fatti". Gustavo Raffi Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, prende posizione dopo la campagna mediatica che "tira in ballo i massoni anche nelle ultime vicende di Siena".

"Può sembrare naturale, di sicuro comodo - fa notare Raffi - che in un periodo di crisi, etica prima che economica, qualcuno tiri fuori il gioco della Torre e scelga di buttare giù fango sui Massoni, al solito dipinti come cospiratori e uomini di potere che operano nell'ombra. In realtà è esattamente vero il contrario, e a un'analisi più onesta almeno di questi ultimi 15 anni del Grande Oriente d'Italia appare chiaro a tutti che la trasparenza è stata una scelta decisiva e convinta. Indietro non si torna".

Per il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani, "continuare a distrarre l'opinione pubblica - in tempi di elezioni - con secchiate di qualunquismo, o strattonare personalità anche politiche (Monti, Amato, negli ultimi tempi, per citarne alcuni), volendo per forza cucire loro addosso grembiuli che non hanno né vogliamo dare loro, non serve al dibattito e alla chiarezza delle scelte che questo Paese, troppo fermo sul presente, deve necessariamente compiere. Assicuriamo che anche su questa vicenda non ci sono armadi della vergogna né liste coperte o segreti inconfessabili. Chi vuole vedere queste cose, vada al cinema. Essere massone è una scelta seria, di vita: non si entra nell'Istituzione per spartire o fare bottino, per interessarsi di politica o di centri decisionali. Non ci sono seggi da assegnare né consigli di amministrazione da tirare a sorte con il bussolotto. Basta con i luoghi comuni e il tritacarne, con i sospetti e le allusioni gratuite e senza fondamento. Se vogliamo essere seri - taglia corto Raffi - si dia piena fiducia alla magistratura, gli 'uomini in nero' infiltrati negli affari non sono i massoni del Grande Oriente. Chi sostiene il contrario, porti le carte alla Procura della Repubblica o stia zitto".


Roma, Villa il Vascello 31 gennaio 2013

(Tratto da: grandeoriente.it)

La Grande Loge de France, moteur du renouveau de la maçonnerie française


Une grande première ! À l’initiative de Marc Henry, Grand Maître de la Grande Loge de France, une conférence de presse a été organisée le 15 janvier 2013, au Press Club de Paris, en la présence des cinq Grands Maîtres de cinq grandes loges régulières françaises : Marc Henry / Grande Loge de France, Jean Dubar / Grande Loge Traditionnelle et Symbolique Opéra, Robert Guino / Conseil de la Loge Nationale Française, Alain Juillet / Grande Loge de l’Alliance Maçonnique Française et Jean-François Buherne / Grande Loge Indépendante de France.
Objectif de cette conférence de presse ? Annoncer le projet de création d’une confédération d’obédiences maçonniques de France. Suite à la déclaration de Bâle du 10 juin 2012, la Grande Loge de France a, en effet, été désignée par cinq grandes loges régulières européennes afin d’œuvrer au retour durable de la fraternité universelle.Les Grands Maîtres de ces obédiences, dont celles nées de la scission avec la Grande Loge Nationale Française, n’ont pas manqué de souligner les enjeux considérables de la création de cette Confédération qui pourraient réunir de 55 000 à 60 000 frères.
Le thème des inter-visites n’a pas manqué de susciter de nombreuses questions de la part des journalistes présents. Pour sa part, Marc Henry a expliqué que les temples de la Grande Loge de France ont toujours été ouverts aux frères dans la mesure où ils répondent au tuilage du Rite Écossais Ancien et Accepté et travaillent à la Gloire du Grand Architecte de l’Univers en présence des trois grandes lumières de la Franc-maçonnerie (Compas - Équerre - Volume de la Loi Sacrée).
Marc Henry a profité des questions maçonniques européennes pour annoncer la tenue d’un Colloque National grand public proposé par la Grande Loge de France, sur le thème « L’Europe ! Et demain ? », le 6 avril prochain au Palais Brongniart, à Paris.
Organisé en collaboration avec la Grande Loge Traditionnelle et Symbolique Opéra et la Grande Loge Féminine de France, ce Colloque National, sous la présidence de Bernard Cazeneuve, Ministre délégué en charge des Affaires européennes, réunira d’éminentes personnalités du monde de la science, de la philosophie ou de la vie publique« Un jour viendra où toutes nations du continent sans perdre vos qualités distinctes et votre glorieuse individualité, vous vous fondrez étroitement dans une unité supérieure et vous constituerez la fraternité européenne », avait dit l’humaniste ô combien ! visionnaire Victor Hugo, le 21 août 1849 au Palais Bourbon lors du Congrès de la Paix. Nul doute que cette citation emblématique de ce colloque sera le point de départ d’échanges prospectifs et constructifs…

(Tratto da: gldf.org)