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lunedì 26 settembre 2011

La Nuova Astrologia e suoi collegamenti con la Cabala

Comunicazione dell’autore (Michele Barresi) da un lavoro in corso di stampa per i tipi della Tipheret, soggetta alle leggi del Copyright.

Nei secoli scorsi, l’Astrologia era decaduta fino a diventare sinonimo di superstizione, di predizione del fato, di conoscenza superficiale e banale, adatta forse al popolino, ma non agli studiosi seri.
Non bisogna dimenticare però che, fino all’Illuminismo, l’Astrologia era parte integrante del sapere e della cultura, e molti dei grandi personaggi della storia di ogni tempo se ne occuparono in misura anche approfondita.

La tradizione ebraica non sfuggì a ciò. Il più grande commentatore della Torà che si occupò anche di Astrologia fu Avraham Ibn Ezra , nel Medioevo, ma sia prima che dopo l’Astrologia trovò un’accoglienza di tutto rispetto nella tradizione ebraica.
Chi ha letto la Bibbia assimilandone solo il valore letterario sarà molto meravigliato di questa affermazione.
Ci sono, infatti, veementi proibizioni nella Torà contro l’utilizzo di pratiche divinatorie, oltre che contro l’idolatria di stelle e pianeti.

Spero di riuscire a dimostrarvi che esiste un modo di interessarsi di Astrologia che non è né divinazione né idolatria.

Lo stesso Talmud dice (Shabbat 75a): Rabbi Shimon ben Pazi disse nel nome di Rabbi Yehuda ben Levi: "Colui che sa calcolare tequfot ve-mazalot ( È la scienza dei cicli e dei segni zodiacali), ma non lo fa, di lui le Scritture dicono: Non hanno guardato l’opera del Signore, e il lavoro delle Sue mani non hanno osservato".
Rabbi Samuele figlio di Nachmani disse in nome di Rabbi Yochanan: Come sappiamo che è una mitzvà (un precetto religioso) per l’uomo, il calcolare tequfot ve-mazalot?
Poiché è scritto: "Perché questa è la vostra sapienza ed intelligenza agli occhi dei popoli" .
Qual è la sapienza e l’intelligenza agli occhi dei popoli? È la scienza dei cicli e dei segni zodiacali (tequfot ve-mazalot).

Il Talmud dice esplicitamente che l’occuparsi di tequfot ve- mazalot è una cosa buona ed importante.
L’espressione ebraica tequfot ve-mazalot è molto precisa: tequfot
significa "equinozi e solstizi", in genere dunque tempi e misure (Astronomia). Mazalot invece significa "segni zodiacali", "fortuna", dunque Astrologia.
In realtà, in passato Astronomia ed Astrologia erano due aspetti di un’unica scienza. Non lo possiamo affermare senza entrare in contraddizione con Tolomeo che presenta l’astrologia come fantasia basta sull’astronomia ma che non ne ricopre precisamente nessuno dei criteri scientifici.
Nella continuazione del brano, il Talmud addirittura lega ciò con uno dei più bei versi della Torà: "Poiché questa è la vostra sapienza ed intelligenza agli occhi dei popoli".

Proprio con l'interpretazione delle parole del Talmud l'Astrologia trova i suoi riscontri nella Cabala, addirittura nell'Albero della Vita dove trovano conforto parole usate dalla Torà nel definirla: "essa è la vostra sapienza…", Chokhmà (Sapienza), l’emisfero cerebrale destro, il simbolo, l’intuizione, il linguaggio mitico, la corrispondenza esoterica, il sogno.
Questo è l’aspetto astrologico di ciò che in altri brani il Talmud chiama: chokhmat ha kokhavim ve ha mazalot, "il sapere di stelle e segni zodiacali".
"…E la vostra intelligenza": questo è l’emisfero cerebrale sinistro, Binah
(Intelligenza), la logica, il pensiero verbale e matematico, la precisione, l’esattezza.
Questo è l’aspetto astronomico della "saggezza di stelle e segni zodiacali".

Se ci rivolgiamo alla letteratura cabalistica le cose diventano ancora più chiare.
Uno dei tre più importanti libri di tutta la Cabalà: il Sefher Yetzirah (Libro della Formazione) ci offre una dettagliata corrispondenza tra lettere ebraiche da una parte, e pianeti, segni zodiacali ed elementi dall’altra.

Il Sepher Yetzirah è alla base dell’astrologia cabalistica.
Sin dal I Capitolo allorché si parla delle 22 lettere dell’alfabeto con cui Dio creò il mondo.
Tre di queste lettere:
Shin-Alef-Mem m a c sono dette madri e rappresentano i tre elementi della tradizione empedoclea: acqua-aria-fuoco,
altre sette di queste lettere rappresentano i sette pianeti (considerando i due luminari e i cinque pianeti della tradizione): Bet- Dalet- Ghimel- Kaf- Phe- Resh- Taw b g d k p r t mentre le restanti dodici lettere rappresentano i 12 segni zodiacali.
Ancora in 1:8 del Sepher Yetzirah si fa riferimento alle dieci Sephirot che molti cabalisti considerano in analogia coi pianeti,

In 5:4 sono citate le 12 costellazioni dell’universo (i cui nomi corrispondono ai 12 segni zodiacali). Unendo la lettera del segno zodiacale col proprio rispettivo elemento (Aria-Fuoco-Acqua-Terra), avremo 12 radici per ciascuno dei 12 segni zodiacali. Da queste radici e talora dalle loro ghematrie (ogni numero è lettera ed ogni lettera è numero) è possibile raccogliere qualche indicazione sul significato del segno zodiacale.
Per i segni di Terra, mancando la corrispondente lettera ‘madre’, varrà l’unione di ciascuna lettera della triplicità di Terra con la lettera Mem (acqua).
Abbiamo così, unendo la Alef a alle lettere dei tre segni di Aria:
z a Az (Gemelli) che significa ‘allora’,
l a El (Bilancia) che è uno dei nomi di Dio,
x a Atz (Acquario) che significa ‘affrettarsi’.
Unendo poi la lettera Shin c alle tre lettere dei segni di Fuoco:
h c Sheh (Ariete) che è il capo del gregge e il cui valore numerico, 305, forma significative ghematrie:j x r w a Or Tzach ‘Luce ripulita’ e h l r u Orlah ‘Prepuzio’.
Dall’unione delle lettere corrispondenti agli altri due segni di fuoco abbiamo: f c Shat (Leone) che significa ‘ribelle’ e
s c Shas (Sagittario), le cui due lettere rappresentano Shishah Sidrey (‘Sei ordini’), cioè l’abbreviazione dell’intero Talmud e la cui principale ghematria, con valore di 360, è y l k c Sikhli ‘intellettuale’.
L’unione della Mem m con le lettere della triplicità di Acqua forma rispettivamente:
Cham (Cancro) che significa ‘caldo’,
Min (Scorpione) cioè ‘sesso’ o ‘specie’ e
Mem-Quf (Pesci) radice che indica lo ‘stare in piedi’, il ‘sostenere’.
Infine, l’unione della stessa lettera madre, la Mem, con le lettere della triplicità di Terra forma:
Mu (Toro) cioè il suono onomatopeico dell’animale,
Mi (Vergine) che significa ‘Chi?’ e bene indica la curiosità dei nativi di questo segno zodiacale, e ancora:
Am (Capricorno) che vuol dire ‘popolo’.

Volutamente trascuriamo il significato ghematrico del segno zodiacale in quanto la nostra non conoscenza del significato cosmologico delle lettere dell'alfabeto ebraico non ci consente di addentrarci in un campo che solo un sapiente ebreo potrebbe osare esplorare.

Il nostro interesse è quello di mettere in luce i rapporti, straordinariamente intimi tra Cabala e Astrologia ed in questo senso procediamo.

Citiamo un brano dello Zohar (II 76a), molto istruttivo: Nel firmamento superiore, che ricopre il tutto, sono incisi dei segni, affinché loro tramite si possano contemplare e si possano conoscere parole e segreti nascosti.
E questi sono i segni delle stelle e dello zodiaco, che sono stati incisi in quel firmamento che circonda il tutto. Così anche sulla pelle che ricopre il corpo ci sono dei segni e delle forme, che corrispondono a quelli delle stelle e dei pianeti. Attraverso ciò, i saggi del cuore osservano direttamente i segreti superni, ed è questo il significato profondo del verso: "gli osservatori del cielo, coloro che guardano le stelle…" .

Tutto ciò appare nel contesto di un capitolo di Isaia tutt’altro che favorevole agli astrologi, dal punto di vista letterale!
È, niente meno, una serie di rimproveri che il profeta muove ai babilonesi, e a tutto ciò di cui loro avevano fiducia, astrologi ed oroscopi compresi. Tutto ciò è vano, dice Isaia, poiché non potrà salvarli dalla caduta.

Lo Zohar (il Libro dello Splendore), con un inaspettato salto di qualità, capovolge il senso letterale del verso, e lo applica al positivo ai "saggi del cuore" (un’altra espressione che unisce la sapienza e l’intelligenza), che sanno utilizzare l’astrologia non come divinazione o idolatria, ma come strumento di indagine delle "opere delle mani di Dio", per scoprire i segreti sublimi contenuti nel firmamento, che è un po’ come la pelle dell’universo.
(Bella questa visione che ci ricorda Aristotele.)

Dunque l’astrologia è una delle discipline del vasto mondo della sapienza esoterica.
Non solo: essa si trova proprio agli inizi della scala.
Non a caso ne parla il Sefher Yetzirah (libro della Formazione), che corrisponde al Mondo della Formazione,
il secondo dal basso dei quattro mondi spiegati dalla Cabalà.
Si tenga presente che nel nostro cammino evolutivo partiamo dal più basso
dei quattro mondi, quello dell’Azione dove ciò che conta è l'agire, i risultati, la materia, dove il male tende a prevalere).
Il successivo livello che troviamo salendo è quello della Formazione o dell'Emozione, il mondo degli archetipi, dei simboli, degli angeli, dove male e bene sono presenti insieme, l’entrata nel dominio dello spirito.
Nel terzo mondo, dell'Intelletto, il bene prende il sopravento sul male per raggiungere l'apoteosi nel quarto mondo, in Keter attraverso l'Intelligenza e la Saggezza.

L’Astrologia è dunque un’ottima introduzione per coloro che desiderano entrare nel mondo dei simboli, dei miti, dell’aspetto sottile e paradossale della realtà.
In definitiva, dato che la Cabala è lo studio dell’insieme di tutte le corrispondenze presenti
nella creazione, la vera Astrologia non è altro I Quattro Mondi della Cabala
che uno dei vari settori della Cabala.

I legami tra moti celesti e faccende umane può venire compreso, nella sua completezza e precisione, solo tramite le corrispondenze tra segni, pianeti, elementi e lettere ebraiche.

Veramente, c’è sempre stata una forma di Astrologia molto lontana dalla descrizione ideale e mistica che ne abbiamo appena dato.
Fin dalle sue origini, essa è stata vittima di una forte tendenza fatalistica.
In molti hanno creduto che le stelle fossero gli inesorabili giudici delle vicende umane, o peggio, che fossero delle divinità superne.
Basti pensare che i nomi dei pianeti, nelle lingue occidentali, sono tutti nomi di divinità del pantheon greco e latino.
Ma, parallelamente a ciò, è sempre esistita la tradizione esoterica, illuminata dal brano precedente dello Zohar.

Negli ultimi decenni, c’è stata in occidente una riscoperta dell’Astrologia pura, liberata dagli influssi dualisti e negativi.

Questa è chiamata Nuova Astrologia o Astrologia Umanistica.

La Nuova Astrologia è una reinterpretazione dei principi dell’astrologia tradizionale iniziata negli ultimi decenni, principalmente negli Stati Uniti, da un gruppo di pensatori il cui massimo esponente è Dane Rudhyar .
In particolare, Dane Rudhyar fondò una scuola chiamata di "Astrologia Umanistica", che rappresentò la punta di diamante della Nuova Astrologia.

Nasce dall’incontro del simbolismo astrologico con la psicologia umanistica, in essa confluiscono e si integrano riflessioni e correnti di pensiero provenienti da varie direzioni, dalla psicologia junghiana all’Esoterismo orientale e occidentale; dalle ideologie libertarie ispiratrici della protesta giovanile durante gli anni ’60 e ’70 ed in particolare alla filosofia "olistica" secondo la quale l'organismo costituisce una totalità organizzata non riconducibile alla semplice somma dei suoi componenti, ciò vale per il Microcosmo come per il Macrocosmo.
L’argomento è stato ripreso ed approfondito da alcuni psicoterapeuti americani ed inglesi, quali Liz Green, S. Arroyo , H. Sasportas ed altri.

Ogni singolo individuo fa parte del Tutto risente di ogni variazione cosmica come parte indivisibile dal Tutto.

Essa non si basa su di un rapporto dipendente di Causa – Effetto, tra i moti di astri e pianeti e gli avvenimenti umani o terreni.

Tra i piani celeste e terreno esiste invece una relazione di "sincronicità"; cioè un evento che accade in un luogo, ad un determinato momento, contiene in sé una qualità che lo connette in modo acausale (sincronico e simbolico) con quanto sta accadendo altrove.

È per ignoranza o cecità che le nostre esistenze ci appaiono così paurosamente insicure, continuamente minacciate da eventi improvvisi, per cercare di far fronte ai quali ci affanniamo a costruirci delle sicurezze esteriori, lottando gli uni contro gli altri, e contro la natura.

Tutto l’universo è in realtà un meraviglioso insieme organico, dotato di una vita complessa ma ordinata.
Tutte le specie viventi e inanimate, tutte le energie note e quelle sconosciute, interagiscono in un unico processo dinamico, partecipi di un’unica volontà di crescita armonica globale.

Le persone umane sono parti integranti di questo Tutto; la loro esistenza è voluta dallo sforzo di quanto le precede sulla scala evolutiva e tende alla condizione che la segue, cioè ad un livello di maggiore consapevolezza e perfezione.

Ogni singolo componente di questo insondabile organismo ha in sé l’istruzione genetica e le conoscenze inconsce riguardanti sia la finalità cui tende l’intero processo evolutivo, sia il ruolo individuale che esso deve svolgere per collaborare compiutamente a tale fine.

La maggior parte degli astrologi si occupa di cercare di prevedere l’accadere di eventi esterni, o di saper scegliere o evitare il momento per intraprendere determinate azioni.

Ve ne è anche una minoranza che si occupa anche dei problemi psicologici derivanti da tali fatti esterni, ma in tutti e due i casi l’attenzione è centrata intorno all’evento esterno piuttosto che interno alla persona

La Nuova Astrologia si basa sull’assunto che luogo e momento di nascita di ognuno sono stabiliti da un ordine sottile, insito nella natura più profonda del processo "olistico" di crescita cosmica, e che tale ordine corrisponde per "sincronicità" a quello indicato dagli astri in quel luogo e momento precisi. Non solo, ma le forme e i modi con cui potrà avvenire lo sviluppo armonico delle potenzialità iniziali sono suggeriti dal successivo moto di astri e pianeti, studiati dall’Astrologia con le tecniche delle Progressioni e dei Transiti.

L'ordine cui si fa riferimento è però di natura essenzialmente "sacra" , sarà quindi libero da quel carattere costrittivo, di privazione della libertà, tipico degli ordini sociali, delle religioni e quindi l’individuo in questione sarà libero di scegliere se realizzarlo o meno.

Ora, le qualità individuali segrete dello spirito che in quel momento si è incarnato, sono contenute nelle qualità simboliche possedute dall’intero universo, come viene visto dal luogo specifico dello spazio e dal momento specifico del tempo ove la nascita è avvenuta.
La carta natale è il "mandala" del processo di "individuazione", secondo la terminologia junghiana.

Concetto questo che somiglia molto alla ipotesi da noi avanzata, parlando della Creazione, dell'esistenza di uno "spirito individuale" che è parte dello "Spirito Infinito". Ci siamo! Ipotesi che viene rafforzata riproponendo il problema in termini di filosofia "olistica".
Attraverso di esso la persona, chi potrà, giungerà a scoprire la sua individualità più profonda, l’unicità ultima che ne fa un essere del tutto irripetibile ed originale; e al culmine di tale scoperta realizzerà contemporaneamente la sua unità con gli altri esseri membri del Tutto. Quindi tutti noi siamo importanti, dal più umile al più forte; e chi le capisce queste cose non può lasciare che chi non ne capisce una H prevarichi senza tregua e detti le proprie leggi dell’aut-aut, al meno non nel mondo cosi raro e fragile e prezioso dove uomini liberi sono entrati per scoprire queste bellezze, scambiarsi questi affetti e tentare di irradiare in direzione di chi sta nell’oscurità.

Al livello dell’ego prevale invece la sensazione di essere separati dagli altri organismi, e la convinzione di doverli affrontare e combattere per affermare la propria esistenza.
Di qua tutti i conflitti, paure, ambizioni, pene cui ci ha abituati la storia… recente.
Il linguaggio simbolico degli astri, il cui ordine e la cui manifesta bellezza è immagine sincronica di un eguale ordine e bellezza soggetti alle alterne vicende umane dovrebbe portare l'umanità ad acquisire il senso dell'armonia e dell’unità che sta alla base di tutti gli eventi.

Tale realtà può essere scoperta pienamente soltanto nell’abbandonare il centro egoico (centralità dell'io) della coscienza separata, e nel ritrovare il vero sé, costituito dai tratti costanti della personalità di ogni individuo che li percepisce come continui nel tempo e in relazione con gli altri.

L'astrologo serio, mentre può scoprire i segni che caratterizzano periodi particolarmente intensi e decisivi del ciclo vitale, momenti che richiedono una presa di coscienza essenziale, non può affatto sapere se la persona in questione acconsentirà o meno alle richieste postegli dalla nuova situazione all’orizzonte, né potrà con certezza conoscere a quale livello, se fisico o culturale o spirituale, la persona sarà in grado di recepire e di rispondere al messaggio cosmico che lo interessa.

Il "libero arbitrio", è quindi intoccato da ogni determinismo o fatalità.

Una certa determinazione di quello che è il piano di evoluzione cosmica già esiste, ed è il Progetto Divino che vuole portare l’umanità intera, e con essa la natura, al massimo grado di realizzazione della beatitudine, della bellezza e della sapienza.
Ma i tempi, i modi, le forme con cui questo piano si sviluppa restano avvolti nel mistero del Sacro, ed è solo con sforzo cognitivo ed energia creativa che gli individui arrivano a percepirli ed talvolta ad attualizzarli.

Non esistono più pianeti benefici o malefici, aspetti belli o brutti, segni buoni o cattivi.
Ogni elemento di un tema natale ha in sé potenzialità che si trovano al di là di ogni giudizio moralistico, esse semplicemente "sono".
Spetterà poi alla libera volontà e conoscenza della persona scegliere se utilizzarle in modo consono allo sviluppo della Conoscenza sua e del suo Spirito (anche questo visto in modo olistico), oppure se volgere le sue doti creative in intendimenti egoistici e distruttivi.
Niente in un tema natale può indicare se la persona sceglierà l’una o l’altra via.

In conclusione si può quindi affermare che secondo l’approccio umanistico, il valore dell’Astrologia natale non sta tanto nel predire eventi o nell’analizzare caratteri, quanto nell’agire come strumento di attualizzazione del potenziale individuale, ed eventualmente anche di auto-trascendenza, aiutando la persona a realizzare la sua missione di innalzamento o di caduta del suo "spirito individuale" (per tutto il tempo che sarà incarnato in lui) in base al progetto Divino che al termine della sua realizzazione, eliminando, per annichilimento, ogni dualità riporterà Tutto allo "0", al "." da cui l'Universo ebbe inizio.

La scuola umanistica ed esoterica dell’Astrologia pone attenzione non solo ai cicli personali ma anche a quelli collettivi, il più importante dei quali è attualmente il passaggio del punto equinoziale dalla costellazione dei Pesci a quella dell’Acquario, passaggio che segna l’inizio della cosiddetta "Nuova Età".
È quindi costante nella Nuova Astrologia l’attenzione, la lettura e la decifrazione di tutti i "segni dei tempi", per cogliere le opportunità collettive che aprono la via verso un’umanità nuova e rigenerata.

E ciò ci porta, come abbiamo già detto, verso quella che è la dimensione ultima della Nuova Astrologia: uno strumento di indagine metafisica della creazione, un sistema meditativo ed estatico, profondamente esoterico sia nella sua essenza che nei suoi strumenti.

Specie con l’aiuto che essa riceve dalla sapienza cabalistica, la Nuova
Astrologia diventa uno studio dell’alfabeto archetipo col quale è stato scritto il DNA dell’universo.
Suo tramite vengono tradotti i messaggi di sapienza superiore che Dio ha scritto nell’ordine cosmico, e nei quali sono contenuti anche i singoli consigli specifici adatti e diretti a ciascuno di noi, come parte integrante ed essenziale del Tutto.

“Esoterico” viene da “NISTAR”, “segreto”, “nascosto”. (Penso sia sanscrito).
Altri termini correlati alla medesima radice sono l’inglese “star” (stella).
Da STR viene il nome di Ester, l’eroina della storia di Purim nella Bibbia; il nome Istar, la musa della conoscenza esoterica in Mesopotamia.
Tra i termini italiani legati alla radice STR troviamo “siderale” (“t” e “d” sono intercambiabili), cioè “appartenente allo spazio cosmico”.
Ciò dimostra e conferma come il primo approccio all’Esoterismo possa avvenire anche tramite l’Astrologia.
Altri termini italiani vicini alla stessa radice sono: “misterioso” e “strano”.
Infatti, nel passato la conoscenza esoterica veniva tramandata da maestri a discepoli in gruppi molto ristretti.
Accedervi era ben difficile, e l’aspirante doveva possedere tutta una serie di requisiti umani e morali, onde garantire che egli non si servisse delle potenti conoscenze per scopi meschini o criminosi.
Ma il mito di Prometeo si è ripetuto, e con la scienza e la tecnologia moderne il sacro fuoco è stato preso dal luogo protetto ove veniva custodito e portato al grande pubblico.
Il compito dell’Esoterismo è diventato ancora più cruciale.

Oggi l’umanità ha acquisito i poteri superiori (la capacità di viaggiare in fretta, di volare, di “telecomunicare”, di espandere la forza del pensiero, di allungare la vita usando particolari medicine, ecc.) ma non ha ancora acquisito la sapienza necessaria ad usarli senza riceverne effetti negativi.
Scienza e tecnologia sono frutti dell’albero della conoscenza; l’Esoterismo è il frutto dell’Albero della Vita.
In esso le conoscenze sono unite e integrate armoniosamente, sono “olistiche”, e come tali favoriscono la vita in tutte le sue manifestazioni.

L’Esoterismo è la lingua universale che permette di riscoprire l’unità del messaggio superiore.

Occorre però fare attenzione poiché anche per l’Esoterismo, come per tutte le cose buone e preziose, esistono dei falsi che tentano di imitarlo.
C’è un falso Esoterismo che mira unicamente al rafforzamento e alla glorificazione del piccolo “io” o “ego”, quella parte della coscienza che è prigioniera dei quattro istinti animali fondamentali: sopravvivenza, potere, sessualità, territorialità. Si tratta della magia, nelle sue varie forme: da quelle popolari e folcloristiche a quelle più sofisticate e raffinate, da salotti di alta società.
Il vero Esoterismo invece è la scoperta del Sé superiore, il cui benessere è sempre in accordo col benessere di tutta l’umanità e di tutto il cosmo.
Il Sé è la propria individualità più segreta, più vera, è la conoscenza dei propri talenti e doni più unici, del proprio posto e ruolo nella società e nel mondo.
La felicità e il senso di completezza provengono dal trovare tutto ciò e dal realizzarlo.
L’insufficienza delle conoscenze scientifiche nel guidare il nostro viaggio nello spazio può venir compresa anche facendo riferimento alla struttura cerebrale e mentale umana, rinchiusa nella disuguaglianza tra i due emisferi cerebrali, destro e sinistro.
Com’è noto, i modi di coscienza loro correlati sono molto diversi:
Quello destro è più intuitivo fantasioso, paradossale.
Quello sinistro è più rigoroso, razionale, logico.
Destra e sinistra, mito e scienza.
Nel lontano passato ha prevalso da prima l’emisfero destro, col trionfo delle religioni e dei miti popolari.
Da qualche centinaio di anni (dalla rivoluzione francese in poi) l’emisfero sinistro ha preso il sopravvento, con l’affermarsi del positivismo e con la rivoluzione scientifica.
Ora è tempo di fare un passo ulteriore, che unifichi il meglio di entrambi. Ciò necessita la riscoperta del meglio di ciò che l’emisfero destro (Chokhmà - Sapienza), l’emisfero cerebrale destro, il simbolo, l’intuizione, il linguaggio mitico, la corrispondenza esoterica, il sogno, ha da dare, insieme all’abbandono del peggio di ciò che proviene dal sinistro (Binha - Intelligenza, la logica, il pensiero verbale e matematico, la precisione, l’esattezza cui spesso si associano la falsa sicurezza nell’onnipotenza scientifica, il sospetto verso tutto ciò che non è razionalmente chiaro).

Così facendo arriveremo alla via di mezzo, alla via regale, all'equilibrio che ha il suo culmine in Keter.
Così facendo svilupperemo il terzo cervello, il terzo occhio, la visione tridimensionale della coscienza.
L’Esoterismo è la porta a ciò, e l’Astrologia è “l’abc” dell’Esoterismo.

Eccovi una sorpresa: questa immagine vorrebbe significare l'influenza che ogni costellazione ha sull'organismo umano e sui suoi organi.
Crederci o no? Non lo so.
Sta di fatto che io sono un Capricorno ed il mio punto debole sono proprio le ginocchia. Mah!

Comunicazione dell’autore (Michele Barresi) da un lavoro in corso di stampa per i tipi della Tipheret, soggetta alle leggi del Copyright.