E’ l’8 Agosto, ore 9:45, arriviamo a Montichiari (BS), paese
reso purtroppo celebre da Green Hill, un luogo nascosto e angusto, dedito alla
vivisezione sugli animali, specialmente su cani di razza Beagle.
Notiamo subito la forte presenza delle persone accorse da
tutto il nord Italia e delle associazioni, specialmente LAV (Lega Anti Vivisezione)
e Legambiente, e a proposito, vorrei spezzare una lancia a favore di quest’ultima.
Dopo circa 10 giorni dalla richiesta di affido, una
gentilissima centralinista mi ha contattato per comunicarmi che c’era ancora
disponibilità di Beagle da adottare, e nel giro di pochi giorni mi avevano già
dato l’appuntamento per andare a ritirarlo. A Montichiari la presenza di
volontari di tutta Italia è massiva e tutti disponibili alle richieste, a volte
esagerate, degli affidatari.
L’organizzazione
è ottima e nel giro di un’ora veniamo chiamati, anche se, a malincuore, notiamo
che tutti si fiondano sui cuccioli, mentre le fattrici, ovvero Beagle che hanno
partorito innumerevoli volte, sono lasciate li, nella gabbia alla ricerca di un
padrone.
Confesso,
anche io avevo fatto richiesta per una cucciolina di Beagle ma vedere che solo
lei rimaneva nel recinto mi ha fatto stringere il cuore e ho deciso di
prenderla nonostante abbia già quattro anni stimati, pur sapendo che rispetto
ai cuccioli ha bisogno di più affetto, attenzioni e amore.
Dopo aver completato
la parte burocratica ci avviamo con Olimpia (Hollie), il nome appena dato alla
cucciolina, verso casa.
Lei è
terrorizzata, forse rimembra i maltrattamenti subiti dentro quel posto
orribile, dove veniva sfruttata per fare cuccioli e allattarli, tanto che le
sue mammelle posteriori sono lunghe quasi 10 cm.
Per
ambientarsi ci impiega un po’, per lei è tutto nuovo.. la luce del sole, il
vento, l’odore di libertà.. tutte cose
che non aveva mai visto e che fortunatamente ora ha la possibilità di vivere.
Per la
nostra cagnolina Giugiola, Beagle anche lei, l’impatto è stato un po’ più
complesso, forse la vede come una estranea ma ci vuole tempo e per certo
andranno d’accordo.
Ora Olimpia
gioca felice e corre in giardino, come se fosse una cucciola che ha appena
imparato il significato della parola “divertirsi”.
Ma con
questa lettera voglio far luce sui maltrattamenti che subivano i cani all’interno
di Green Hill.. venivano sottoposti a qualsiasi tipo di sperimentazione, e solo
alcune cagne venivano risparmiate affinchè esse si riproducessero e dessero
altri cuccioli da poter utilizzare come cavie, molti cuccioli dato che il Beagle
è una razza molto prolifica.
Voglio
ringraziare Legambiente, LAV e tutte le altre associazioni che si battono per
fermare questo scempio in Italia e in tutto il mondo, poiché la vivisezione è consentita
ancora in tantissimi stati e per far si che essa scompaia bisogna raccogliere
milioni di firme in tutti gli stati in cui è consentita.
Olimpia ora vive
felicemente, ma lei è stata fortunata e non si può dire lo stesso per i cani o
qualsiasi altro tipo di animale che ora sta soffrendo sotto le grinfie di
qualche “torturatore”.
Nel nostro
piccolo dobbiamo contribuire, e vi ringrazio fin da ora se lo farete.
Adriano
Federico Luongo e Hollie