La centralità del cittadino, un progetto di cultura e impegno a lungo termine per far crescere l'Italia del dovere e della responsabilità. La bussola dei valori e della coerenza per uscire dalla crisi e ritrovare l'Uomo. Sono queste le sollecitazioni che arrivano dalla Gran Loggia del Grande Oriente d'Italia, che si è chiusa oggi al Palacongressi di Rimini, al termine della tre giorni di confronto e dibattito sulle sfide della modernità e il nuovo impegno dei laici in Italia ed Europa. "Oltre la crisi e i pensieri corti, noi guardiamo avanti – ha detto il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi – e vogliamo contribuire a un'Italia che non ceda alla rassegnazione ma sappia progettare il proprio futuro. I Liberi Muratori portano un mattone di costruzione per promuovere il dialogo e dare un'anima al nostro Paese, perché l'Uomo viene prima dei conti e delle banche. La Massoneria offre uno spazio concreto per formare e vivere un nuovo senso dell'appartenenza italiana ed europea".
"Il nemico dell'Italia è la banalità – ha proseguito il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani - la corsa a cercare il proprio interesse. Occorre invece investire su giovani e cultura, formare coscienze e dare storia a valori divenuti difficili: la ragione, la solidarietà, la giustizia sociale, il pensiero libero. Anche nei momenti più bui, i Liberi Muratori moderni e i loro antenati non si sono mai persi d'animo. Non hanno mai perso il coraggio. Non hanno mai cessato di lottare per un'umanità migliore".
"Ancora una volta il confine per noi non è limite ma confronto – ha concluso Raffi - continueremo a lavorare per il bene dell'Umanità. Pietra su pietra. Non per alzare muri ma per costruire ponti. Una scelta profonda".
(Tratto da: grandeoriente.it)