Da un lato, infatti, ci troviamo di fronte ad un Regime, quello raffiano, logoro, imbolsito e semi-disfatto, come la stessa figura del suo leader, persino capace di ispirare tenerezza e commiserazione nelle sue ultime uscite pubbliche.
Da un regime siffatto (pronto ad esplodere come un mefitico vaso di Pandora, in una notte dei lunghi coltelli fra i vari colonnelli, allorché Raffi dovrà indicare il suo successore per la corsa alla Gran Maestranza del 2014; e d’altronde anche sistema collettivo di cortigiani ambiziosi, insofferenti ormai anche rispetto a qualsiasi ipotesi di fantasiosa reiterazione di un nuovo mandato per il vecchio capo, i cui sogni di diventare monarca assoluto del GOI ad vitam sono ormai ridotti in frantumi) non possiamo aspettarci altro che rinnovati tentativi di chiudere la stalla quando i buoi sono già fuggiti o cercare di radunare l’acqua dell’oceano con un secchiello bucato.
A questo, infatti, a un colossale e velleitario buco nell’acqua, si riduce la grande questione del nuovo sistema sanzionatorio messo a punto da quel leguleio mediocre del Fratello Ruggero Stincardini il quale, come è stato detto, farebbe meglio a dedicarsi a questione minute di giustizia sportiva piuttosto che impiccarsi attorno a questioni di giustizia massonica o civile, tutte materie per le quali risulta scarsamente dotato.
Quand’è che i regimi dispotici cercano di accrescere in termini quantitativi e qualitativi il proprio sistema sanzionatorio/coercitivo/inquisitoriale?
Innegabilmente, come ci insegnano infiniti casi della storia umana, quando tali regimi sono più in difficoltà e più vicini al tracollo.
Pertanto, registriamo come un macroscopico segno di debolezza questo ennesimo tentativo da parte di Raffi & Camerati di imporre una immonda camicia di forza ai membri di una Istituzione che dovrebbe rappresentare il ricettacolo e il baluardo del LIBERO PENSIERO.
D’altronde, esiste una tragica coerenza nello scegliersi come Addetto Stampa un Neofascista/Neonazista come Gerardo Picardo e contemporaneamente tentare di rendere il GOI sempre più simile ad una piccola Chiesa dogmatica, intollerante e sanzionatoria verso tutti i dissidenti e/o coloro che appena accennano un ragionamento critico.
L’incoerenza, semmai, risiede nel presentarsi verso la società profana comeuomini del dubbio, scuola di ribellione e anti-conformismo, palestra di liberi pensatori, fucina di pluralismo e tolleranza, etc.
Ma è un’incoerenza ormai ampiamente denunciata proprio da Grande Oriente Democratico all’opinione pubblica, la quale ha ormai ben compreso con chi abbia a che fare (salvo rare eccezioni di giornalisti ancora ignari e/o confusi sul punto), allorché si trovi a seguire le pantomime manipolatorie, insincere e ipocrite di Gustavo Raffi e/o di suoi proconsoli.
Quindi, sia che la nuova riforma della In-Giustizia passi, sia che non passi, attraverso il vaglio e la deliberazione di questa Gran Loggia 2012, essa esprime nient’altro che il grottesco stato di angoscia e terrore che pervade i boiardi di Raffi e lo stesso Gran Tiranno, sempre più malvisti sia all’esterno che all’interno di Palazzo Giustiniani.
E se ne accorgeranno nel 2014, con le imminenti elezioni (due anni volano, fra un anno saremo già in campagna elettorale) , quanto costoro siano ormai malvisti dalla maggioranza schiacciante dei Fratelli della Comunione.
Tuttavia, ci preme sottolineare che, se lo scorso anno Grande Oriente Democratico fu in prima linea molto tempo prima della riunione riminese (e se ne videro i risultati…visto che il Gran Marpione e i suoi accoliti se ne tornarono da Rimini con la coda fra le gambe, e dopo aver ritirato la Riforma) nel fare appello a tutti e a ciascuno dei Maestri Venerabili componenti l’organo legislativo e sovrano del GOI (l’assemblea di Gran Loggia, appunto) onde scongiurare l’approvazione di un obbrobrio giuridico-sanzionatorio, quest’anno il nostro impegno è alquanto più tiepido.
Lo scorso anno la maggioranza raffiana fu messa in minoranza e divenne ex-maggioranza, soprattutto grazie ad uno sforzo concorde di Grande Oriente Democratico e di tutte le altre forze di opposizione a Raffi.
Lo scorso anno, la prospettiva di una comune piattaforma programmatica (pur nella differenza e nella autonomia dei contraenti) degli oppositori alla tirannide raffiana (compresi non pochi raffiani delusi, in libera uscita dalle maglie troppo rigide e infeconde di un regime insoddisfacente) sembrava molto più vicina.
Oggi, paradossalmente, quella prospettiva di fare fronte comune si è nuovamente allontanata.
Stanno riemergendo gli stessi errori strategici e tattici che condussero alle sconfitte del 2009, quando gli oppositori di Raffi tutti insieme presero circa il 60% di consensi, ma il Gran Maestro Golpista riuscì comunque, con un misero 40% e poco più, a portare a casa una (peraltro illegittima sul piano costituzionale, essendo l’ex GM ineleggibile per tre volte consecutive a norma di Costituzione e Regolamento GOI) formale vittoria.
Riemerge l’illusione che basti denunciare l’illegalità e le prepotenze di un regime tirannico, la corruzione profaneggiante di cui si macchierebbero i raffiani tra affari, intrallazzi e mercimonio di grembiuloni verdi, per convincere la maggioranza dei Fratelli Maestri che il nuovo simil-antico e tradizionalista che avanza sarà meglio del vecchio regime che si sta logorando.
Riemergono le vane giaculatorie contro una presunta deriva contro-iniziatica, la quale sarebbe contrassegnata non già da un difetto di democrazia interna e da una prospezione esterna soltanto retorica e velleitaria, ma piuttosto dall’eccesso di intervento dell’attuale Gran Maestro su questioni di natura sociale, economica, culturale, meta-politica e meta-religiosa ( perché bisogna dare atto a Raffi che, sebbene le sue prese di posizione siano solo un miserevole flatus vocis, egli ha sempre parlato di questioni attinenti la Polis Laica o il Mondo Ecclesiale da un punto di vista non settario-partitico né teologico-religioso, senza perciò violare nessun presunto Landmark, nemmeno quelli del Reverendo Anderson, idolatrati come Verbo Divino da tanti tradizionalisti di scarso cervello).
Insomma, riemerge tutto quello stantio armamentario ideologico secondo il quale il regime raffiano verrà abbattuto facendo appello alla Tradizione e alla Purezza della Via Iniziatica, al ritorno al chiuso dei Templi trasformati in Catacombe, al ripristino del Buon Tempo Antico, lontani dalle ubbie profane dell’impegno civile e meta-politico (quale Buon Tempo Antico? Quello dagli anni ’60 agli ’80 del ‘900, quando imperversava il piduismo? Quello che nel secondo decennio del XX secolo aprì la strada all’affermarsi del movimento e poi del regime fascista, il cui Gran Consiglio brulicava di ex-massoni tradizionalisti e la cui stessa fondazione originaria del 1919 era impregnata di elementi giustinianei e non?), TUTTI di nuovo appecoronati alle direttive vetero-colonialiste, reazionarie e conservatrici della Massoneria britannica, piuttosto che costruttori di una Massoneria Europea Confederata, Democratica, Libertaria e Progressista, architrave etico e culturale di una Europa unita spiritualmente e politicamente.
Di tutto ciò, Noi di GOD abbiamo di recente già parlato in
Grande Oriente Democratico e "Massoneria Azzurra". Parte 1 dell'1-2 febbraio 2012 (clicca sopra per leggere)
Massoneria Azzurra e Grande Oriente Democratico. Parte II dell'8 marzo 2012 (clicca sopra per leggere).
E torneremo costantemente a parlarne, di qui al 2014.
Quello che ora vogliamo significare, nell’imminenza di questa assemblea di Gran Loggia 2012, è che risulta inutile combattere sempre e soltanto battaglie difensive di retroguardia (benché sacrosante, come questa per resistere ad una ennesima Contro-Riforma Giudiziaria targata Ruggero Stincardini & Altri).
Ci impegneremo anche Noi di GOD, con quei nostri simpatizzanti che saranno presenti come Maestri Venerabili votanti, per cercare di impedire questo ennesimo sfregio alla Giustizia Massonica e alla Libertà di Pensiero ed Espressione dei Fratelli tutti del GOI.
Ma, e lo anticipiamo con lealtà, ci impegneremo con tiepido entusiasmo (a differenza che lo scorso anno), un po’ perché non ci piace l’aria che tira presso alcuni nostri potenziali alleati per il dopo-Raffi (appunto arenati su un terreno infecondo di tradizionalismo anacronistico e privo di appeal), un po’ perché, come abbiamo detto, tutto sommato se anche questa Contro-Riforma passasse, essa rappresenterebbe un boomerang micidiale per il consenso al regime raffiano, definitivamente smascherato e smascherabile, all’interno come all’esterno, quale un sistema inquisitorio degno di Torquemada.
Anche perché (e di questo Raffi & Camerati stiano pur certi), il giorno dopo che una simile revisione costituzionale fosse approvata (magari attraverso la contingente prevalenza di corruzioni varie ad personas degli MVnei corridoi riminesi- in questo il Gran Maestro Raffi non ha nulla da invidiare al Fratello Berlusconi), Grande Oriente Democratico si farebbe attore, insieme ad altri Fratelli, di azioni legali volte a smantellare un simile obbrobrio anti-costituzionale, vessatorio e incoerente; e, contestualmente, GOD e altri sarebbero pronti a tutelare tutti i Massoni del GOI che fossero sanzionati mediante questo nuovo strumento inquisitorio.
Sai che bella pubblicità per Raffi & Compari presso i Tribunali della Repubblica Italiana e presso l’opinione pubblica…
Quanto al tentativo sovversivo di cimentarsi in una “corretta interpretazione” dell’articolo 84 del Regolamento dell’Ordine, ci viene da scompisciarci!
Anzi, ci auguriamo che Raffi trovi (magari sempre con la corruzione ad personas ) una contingente maggioranza di folli auto-lesionisti e masochisti, i quali vogliano offrire una sedicente “corretta interpretazione” del citato articolo 84 in contrasto con quanto determinato già due volte dai Tribunali della Repubblica Italiana.
Sarà, anche in questo caso, una ghiottissima occasione di andare a spiegare ai medesimi Tribunali (presso i quali ancora e sempre ci rivolgeremo) di quanto disprezzo eversivo essi siano oggetto da parte della Giunta di Raffi e della pseudo-maggioranza (ormai non più tale, se si andasse a votare) che la sostiene, magari anche con pratiche immonde di “voto di scambio”, su questioni particolarmente scabrose come questa.
Per contestualizzare meglio il clima di questa Gran Loggia 2012, comunque, proponiamo anche la lettura dei seguenti documenti, prescindendo dalla condivisione, totale o parziale , dei loro contenuti:
CAVALIERE NERO N°19 del 26 marzo 2012 (clicca sopra per leggere)
ALLEGATO 1 Cavaliere Nero n°19 del 26 marzo 2012 (clicca sopra per leggere)
ALLEGATO 2 Cavaliere Nero n°19 del 26 marzo 2012 (clicca sopra per leggere)
“Hoc Opus, Hic Labor” lettera-articolo del 29 marzo 2012 (clicca sopra per leggere, da www.massoneriaazzurra.org)
“La prima ai F.lli, la seconda alle Istituzioni della Repubblica Italiana”, lettera-articolo del 29 marzo 2012 (clicca sopra per leggere)
“Prolegomeni allo svolgimento della Gran Loggia 2012”, lettera-articolo del 29 marzo 2012 del Fratello Delfo Del Bino (clicca sopra per leggere, da www.massoneriaazzurra.org)
“La prossima Gran Loggia teniamola a Stoccolma”, lettera-articolo del 27 marzo 2012 (clicca sopra per leggere, da www.massaoneriaazzurra.org)
“Raffi e la ‘politica’ del controllo del territorio”, lettera-articolo del 27 marzo 2012 (clicca sopra per leggere, da www.massoneriaazzurra.org)
Buona Gran Loggia 2012 a Tutti e che il G.A.D.U. abbia pietà di chi volesse scrivere nuove pagine ignominiose nella storia del GOI.
Tanto siamo alle ultime battute di un Regime (quello raffiano) ormai Putrescente e in rapida dissoluzione: chi non volesse esserne travolto senza pietà quando faremo Vera Giustizia delle nefandezze di questi ultimi anni, si sbrighi a dissociarsi ora, perché non rimane più molto tempo.
(Tratto da: http://www.grandeoriente-democratico.com)