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lunedì 11 luglio 2011

La tradizione nelle società iniziatiche

Comunicazione dell’autore (Michele Barresi) da un lavoro in corso di stampa per i tipi della Tipheret, soggetta alle leggi del Copyright.

La tradizione nelle società iniziatiche
(concetti ricavati leggendo il “Corpus Hermeticum”)

Iniziazione e rigenerazione sono due processi fondamentali in ogni società di iniziati, la nostra è una società di iniziati!
L’iniziazione è quel particolare rito di passaggio, che si svolge in un periodo di tempo definito, e che predispone il neofita a poter accedere alla via che lo porta alla conoscenza «suprema»: quello stato di saggezza che, a seconda delle diverse tradizioni esoteriche, appare come «illuminazione» o «piena conoscenza» dell’Uno o del Nous (intelligenza suprema).

L’iniziazione è al contempo un rito e un percorso che, attraverso una pratica esoterica, porta l’iniziato a raggiungere livelli diversi di perfezionamento.
Il risultato del processo iniziatico è una trasmutazione del sé, cioè una trasformazione alchemica del pensiero, dello spirito e dell’etica dell’iniziato.
Il processo iniziatico, in senso spirituale ed etico, conduce a quella che la Tradizione indica con il termine «rigenerazione».

Essa è l’obiettivo della pratica rituale collettiva e della «meditazione» e dell’impegno esoterico perseguiti individualmente.
L’intero processo esoterico–iniziatico, quindi, si muove verso due fini, correlati l’un l’altro: l’ampliamento della conoscenza e il perfezionamento spirituale e morale.

Il cammino iniziatico, secondo la Tradizione Occidentale, si muove su questi due piani paralleli, per cui né solo uno né solo l’altro possono completare la ricerca iniziatica: via etica, via veritativa e via spirituale sono percorsi necessari che debbono essere seguiti contemporaneamente, per cui il perfezionamento etico è possibile solo passando attraverso un perfezionamento spirituale e conoscitivo; e questi ultimi sono possibili solo se si svolge un analogo perfezionamento nel campo morale.

La Massoneria, come società iniziatica fondata su una Tradizione esoterica, persegue tali obiettivi che vengono raggiunti ritualmente in modo comunitario nel Tempio e individualmente nel mondo interiore di ogni massone.

Tale Tradizione si identifica in un gran numero di opere, tra le quali assumono un ruolo rilevante quelle che sono state attribuite a Ermete Trismegisto; in tal senso, la Tradizione a cui si fa riferimento è costituita da quelle concezioni che ritroviamo in opere come i diciotto Libri del Corpus Hermeticum (tra cui il più famoso Pimandro), l’Asclepio, i Frammenti di Strobeo, ed altri ancora.

In questa Tradizione è centrale la nozione di rigenerazione che è altrettanto fondamentale nella più specifica tradizione Massonica moderna che, in senso istituzionale, si fonda sugli Antichi Doveri (1723).

Grande l’importanza della conoscenza e della applicazione del rituale nelle sue esatte espressioni e movenze in quanto ognuna di esse ha un preciso ed esatto significato.
Possiamo dire che quanto più una celebrazione rituale si avvicina alla perfezione, tanto più è arricchimento di chi partecipa e dimostrazione della capacità di mettere in atto con passi, segni, parole, batterie etc. la conoscenza dell’azione rituale che è alla base del passo successivo.

Ma chi lo può fare il passo successivo?
Se prendiamo un gruppo di attori e facciamo loro imparare la “parte” che devono svolgere in una cerimonia rituale, ebbene, assisteremmo certo ad uno spettacolo meraviglioso di tempismo, sincronia ed esattezza formale. Ma saranno e resteranno degli attori, bravissimi nell’aprire e chiudere i lavori, ma assolutamente ignari del loro significato.

Per l’iniziato il Rituale non può rimanere una esibizione di abilità e di conoscenza della forma, deve essere il punto di partenza per l’acquisizione della sostanza.
L’iniziato che mette tutto il suo interesse nella perfezione ritualistica cresce solo in senso orizzontale. (Il simbolo di ciò è da sempre la Croce)
Sarà solo la sua capacità di entrare nel campo dell’interpretazione simbolica a fargli alzare lo sguardo e vedere i tre, i cinque, i sette gradini, ma solo quando avrà varcato la porta d’oro che lo introduce nel mondo della Tradizione, che parte da Ermete e che perdura integra nei nostri giorni, quando avrà capito il valore dell’esoterismo che comincerà il suo viaggio in verticale.
Verso l’alto e verso il basso , dall’Uno al molteplice, capirà l’En Sof ed in esso scoprirà i misteri della verità, uscirà dalla intelligibile Luce del Sole che gli consente di vedere solo quando il Sole c'è per entrare nella Luce inintelligibile di Dio nella quale riuscirà a vedere anche con gli occhi bendati.

L’ascesa iniziatica è frutto della prassi esoterica, della ricerca del “di più”, della capacità di vedere al di là.

L’esoterismo è degli iniziati ai quali è riservata la possibilità della rivelazione della verità occulta, del significato nascosto.
L'Esoterismo si rafforza tra quanti si prodigano nel tentativo di migliorare le condizioni di vita dell'umanità attraverso l'esaltazione delle forze energetiche interiori. Uno sforzo immane, poiché compiuto nell'ambito della cultura e della vita e diretto verso un'umanità resa scettica dalle esperienze negative acquisite, soprattutto in campo sociale.
Uno sforzo quasi invisibile, personalissimo, addirittura segreto, che implica in chi lo esercita la consapevolezza della forza e della validità degli ideali superiori, e dell'efficacia dell'azione intrapresa per il conseguimento del sublime traguardo di rendere gli altri coscienti della realtà (non certo utopistica) di un possibile mondo migliore.
Un'azione decisamente complessa, in quanto presuppone l'ampliamento dell'orizzonte dei più, ovvero dei dormienti potenzialmente prossimi al risveglio. "In tutte le discipline iniziatiche la Verità nascosta (o l'occulto segreto) è rappresentata da una perdita subita dall'umanità ai suoi primordi, il cui ricordo e senso si sarebbero perpetuati sino al nostro tempo attraverso gli antichi misteri, come la Gabbala, l'Alchimia, l'Ermetismo, la Gnostica, il Sufismo, e molti altri veicoli ancora".
E sta a significare un qualcosa nel quale si trovano tutte le esperienze che non possono essere descritte, né da noi né da altri.


Uno dei testi fondamentali della Tradizione Esoterica Occidentale che tratta esplicitamente della rigenerazione è il Libro XIII del Corpus Hermeticum (Discorsi di Ermete Trismegisto).

La Tradizione, a cui ci affidiamo, è un patrimonio esoterico che ogni Massone deve accogliere nel suo mondo interiore come guida per il lavoro nel Tempio. Il Corpus Hermeticum è parte di questa Tradizione e la sua lettura è fonte di profonde meditazioni.
Spesso le informazioni esoteriche consentono di superare i nostri stessi limiti, svelandoci nuovi punti di vista, e proponendo alla nostra coscienza nuovi ed essenziali valori di riferimento.
Le esperienze esoteriche implicano un contatto cosciente con una realtà nella quale si deve essere introdotti o, secondo la Tradizione, essere iniziati.
Secondo la Tradizione, un uomo può essere considerato iniziato soltanto quando ha vissuto una personale e peculiare esperienza diretta.
L'iniziato virtuale diventa Iniziato reale soltanto dopo aver acquisito la coscienza individuale di un metodo nuovo e non comunicabile per la percezione degli eventi.
Tali esperienze sono perciò strettamente correlate alla percezione ed alla presa di coscienza di significati e valori inerenti alla vita materiale e spirituale.
Attraverso le esperienze esoteriche si stabilisce un legame comune fra coloro che hanno vissuto tali esperienze, indipendentemente dai valori e dai contenuti ad esse inerenti, che possono essere vissuti solo individualmente.
Si tratta dell'instaurazione della nota Affinità Elettiva, da Göethe definita "Wandverwandschaften".
La Tradizione propone alla nostra attenzione l'Esoterismo quale modo universale di affrontare la coscienza della Vita. Un modo valido per tutti, indipendente dai tempi, dalle circostanze e dalla stessa volontà dei singoli esseri viventi.
Perciò esoterismo attiene a quanto non può essere comunicato, ma solo vissuto direttamente.
Non essendo possibile comunicare direttamente l'esperienza esoterica tramite i concetti del normale linguaggio, nella comunicazione delle conoscenze superiori si deve necessariamente ricorrere a metodi indiretti, che si fondano essenzialmente sul simbolismo, con l'ausilio di metafore ed allegorie.
Simbolismo metafore ed allegorie sono presenti nel nostro Rituale, ma rimangono solo quello che significano se non se ne interpretano i significati nascosti.
Per questo è necessario l’esoterismo che innalza lo “Spirito” al di là dei tre, cinque, sette gradini lungo una scala infinita che ognuno ha la Fede di affrontare, la Speranza di poterla percorrere sino all’Illuminazione totale.
Chi entra in Massoneria deve avere questa mira, sperare e cercare di raggiungere questo traguardo talmente difficile che solo pochissimi possono raggiungere, tanto che da secoli non si ha più notizia di un Grande iniziato che sia arrivato a ciò.

Vi ho detto tutto questo perché non abbiate timore.
L'Esoterismo rappresenta qualcosa in cui si trovano tutte le esperienze che non possono essere descritte, né da noi né da altri.
Sono esperienze che presentano sempre e comunque contenuti aventi significati e valori veri, grandi o piccoli che siano.
Ogni esperienza esoterica presenta alcuni aspetti degni di essere presi in attenta considerazione.


Comunicazione dell’autore (Michele Barresi) da un lavoro in corso di stampa per i tipi della Tipheret, soggetta alle leggi del Copyright.