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lunedì 31 ottobre 2011

La Morte - (parte V di V)

Comunicazione dell’autore (Michele Barresi) da un lavoro in corso di stampa per i tipi della Tipheret, soggetta alle leggi del Copyright.

Essendo sta educato nella mia infanzia nella religione cristiana è questa che seguirò come concetto base del mio dire, ma sostengo che qualunque religione se ben analizzata porterebbe alle stesse conclusioni.
Il primo essere nato dal pensiero divino era di una bellezza e di uno splendore tale che Dio lo amò subito di divino amore e poiché la creatura diffondeva il suo bagliore nel buio del Nulla, ché ancora Luce non c'era, lo chiamò Lucifero.
Lucifero era uno spirito purissimo, parte dello spirito di Dio, partecipe dello Spirito Infinito eppure con una sua indipendenza.
La luce che lo circondava lo isolava dallo Spirito Infinito, lo rendeva "Spirito individuale" con la sua personalità, la sua indipendenza, ma sempre parte dello Spirito Infinito.
Il Nulla conobbe il Tutto nel suo stadio primordiale e siccome Tutto è presente in Dio lo conobbe per l'infinito, per i tempi oscuri passati e per quelli che sarebbero venuti, per l'eternità.
Lucifero chiese ed ottenne da Dio la creazione di una "orchestra" che potesse suonare la "musica celeste" capace di celebrare la Gloria di Dio..
Dio creò gli Angeli e li divise in Gerarchie.
Lucifero divenne il "Principe degli Angeli".

Tutti gli Angeli vennero creati in uno stato di grazia, di beatitudine ed altro non erano che il frutto dell'Amore di Lucifero verso Dio.
Dio li creò anche con la libertà di tradirlo o di servirlo, di cantare le sue lodi o di tacere.
In quel mondo intellettuale di luce e di pace si innalzavano nell'infinito e nell'eternità armonie ineffabili inneggianti alla Gloria di Dio.
Dio aveva dato la libertà ai Suoi Angeli in quanto senza la libertà ogni creatura sarebbe rimasta confusa con Lui.
Nella Sua assoluta saggezza e Previdenza, avendo presente tutto in se, decise che gli altri sarebbero sorti in Lui senza confondersi con Lui.




Lucifero era libero!

Se lo volessimo definire con un termine moderno potremmo dire che Lucifero era un "agitprop".
Era sempre da per tutto a stimolare perché si facesse sempre di più per la Gloria di Dio.
Il suo amore per Dio voleva l'ordine, una gerarchia rigorosa, una divisione di compiti e di responsabilità perché tutto potesse essere rigorosamente preordinato ad accrescere la Gloria di Dio.
Lucifero era pieno di Amore verso Dio, ma anche di impazienza e di fantasia.
Voleva uscire da quella immota ed immutabile eternità, per ampliare ed allargare la sfera dell'influenza di Dio.
Lucifero chiedeva a Dio, lo implorava di fare uscire da se una scintilla della Sua potenza e creare l'universo, una serie infinita di meraviglie e di splendori.
Dio domandò a Lucifero: non hai paura di quello che potrebbe accadere se sfuggisse qualcosa all'eterna immobilità del Tutto.
No, Signore, io non ho paura di nulla, nemmeno di Te perché sei Tu che mi hai creato.
Signore, quando cesserai di impedirci di essere noi stessi?
Quando ci sarà la creazione saremo noi a dominare in Tuo nome.
Vengano pure la sofferenza e il male, noi domineremo la sofferenza ed il male.
Io e i miei compagni c'è ne facciamo carico, siamo i Principi della Verità e del "bene" saremo anche i Principi della sofferenza e del "male" e si mise a ridere.
La legenda narra che Dio, vedendo la sua creatura più amata ridere sulla sofferenza e sul male, pianse per la prima volta.

Lucifero precipita nelle tenebre, nasce il "Male", nasce il "Bene".

L'universo sorge in una formidabile esplosione dell'Amore di Dio e della Sua energia.
L'universo nasce per Amore di Dio perché Dio sa che alla fine dei tempi, grazie alla Creazione, il "Male" ed il "Bene" torneranno in Lui alla dimensione "0".

Non ci soffermiamo a studiare lo sviluppo dell'Universo e le sue trasformazioni, non il susseguirsi delle ere sulla terra, non cercheremo di capire perché proprio sulla Terra, per quello che ne sappiamo sino ad ora, Dio abbia consentito all'uomo di esistere.
Il nostro sapere ha confini così ristretti da potere andare avanti solo con il tentativo di interpretare i segni che Dio ci manda per manifestarsi a noi stessi e per consentirci di accrescere la nostra conoscenza nel tentativo di avvicinarsi sempre di più alla Verità, alla Conoscenza, alla Luce.

Né io né voi ne avremo mai la prova perché prima che si realizzi quello di cui andremo mano a mano parlando passeranno ancora miliardi di anni.

L'Iside terrestre viaggia sulla barca dei milioni di anni.

Miliardi di anni per il "Tempo dell'Universo", e se la visione allegorica e trascendentale che vi esporrò dovesse in qualche modo avvicinarsi ad un corpuscolo di Realtà, miliardi di anni anche per il "Tempo dell'Uomo e dello Spirito individuale", quale che sia il destino evolutivo di quello che è l'Uomo di oggi.
Lo vedremo in seguito.
L’evoluzione
Dio da all'uomo vestito di pelle uno spirito nudo, uno spirito che grazie all’uomo potrà rigenerarsi per meritarsi la risalita dalla tenebre alla Luce.
Quella scimmia diventando Uomo ha un'anima parte dell’energia universale ed uno spirito affidatogli da Dio che, creato l'uomo, dandogli una scintilla di Luce ed uno "spirito individuale", lo ha messo nelle condizioni di realizzare quello che sarebbe stata la Storia dell'Umanità, la Storia sulla Terra, di portare a termine il Suo Progetto Divino.

Anche l'anima subisce una sorta di mutamento qualitativo: non è più l'anima di un bruto, ma di un essere senziente nel quale si è incarnato uno "Spirito individuale", un pulviscolo del Divino.
L'uomo entra nella sfera del divino come collaboratore dell'opera di Dio e la sua anima è con lui.
L’uomo entra nel ternario: corpo, anima, spirito.

Lo "spirito" incarnato nell'uomo attraverso i millenni si è arricchito di conoscenza tanto da farci incontrare lungo il cammino profeti, grandi iniziati portatori della parola di Dio, filosofi, ricercatori, scienziati, santi uomini, tiranni, conquistatori e creatori di imperi, studiosi di Dio, pensatori illuminati, artisti che nella pietra, nel marmo, sulle tele hanno lasciato il segno del loro sapere e tutto avveniva a Sua Maggiore Gloria e per l'arricchimento dello "spirito" che in essi si incarnava, non dimenticando che sempre di Spirito Divino si tratta.
Si, perché Dio non aveva dato all'uomo una parte del Suo Spirito, perché ne tragga diletto, ma perché collabori con Lui.
Lo spirito non è dell’uomo è di Dio, che all’uomo lo ha affidato per la realizzazione del suo progetto di rigenerazione di quegli spiriti che hanno tradito la Sua fiducia e che, ad ogni modo, sempre di Lui fanno parte.
All'uomo ed alla sua capacità speculativa Dio dava il non indifferente incarico di lavorare per Lui, per accrescere la Sua Gloria.
L'uomo più in alto sale nella Conoscenza più vede.

Perché Dio da all'uomo uno Spirito ?
Dove vedremo perché alcuni Spiriti hanno bisogno di reincarnarsi

Chi sono gli spiriti che si incarnano e perché si reincarnano?
Fanno parte di quella porzione dello Spirito di Dio in cui si sono radunati gli Angeli Ribelli.
Vedremo in seguito, quando parlerò dei due coni contrapposti quale sia l'immagine trascendentale che di ciò è affiorata alla mia mente.

Tornando a parlare del "bene" e del "male" lo farò cercando, quando possibile di dare un tono allegorico al mio scritto, allo scopo di renderne meno difficile e meno pesante la lettura, alternando un brano narrativo autobiografico mirante a chiarire quello che Dio ha voluto fosse il mio destino. Spero di non annoiarvi.

Lucifero ha in se una forza ed una potenza per noi inimmaginabile, egli è parte di Dio e quindi ha in se parte della forza di Dio.
Dio è sempre in posizione di vantaggio in quanto il Suo Tempo è una retta, mentre il tempo di Lucifero è una semiretta.
Una parte dello Spirito Divino, pur facendo sempre parte dello Spirito Infinito di Dio, ha scelto di seguire Lucifero ed i suoi Angeli ribelli.
È come se in Dio si fossero create due fazioni, la fazione del "Bene" e la fazione del "Male".


La Visione Esoterica dei due Coni


Ora parleremo della teoria dei due coni contrapposti alla base e ve ne parlerò in quanto da questa immagine, che si potrebbe definire "simbolo" si possono trarre visioni trascendentali a mio parere molto interessanti.
In più la teoria dei due coni contrapposti potrebbe rappresentare un ottimo punto di partenza per tentare di penetrare i motivi per i quali Dio permette ad alcuni spiriti di reincarnarsi.


L'evoluzione dello "spirito individuale" incarnato.

Oggi vi metterò al corrente di quella che per me è stata una "rivelazione".
Circa 40 anni fa sono stato in "coma" nel quale mi appariva un immenso cono con il vertice rivolto verso l'alto.
In questo cono c'era una Luce che diveniva sempre più intensa man mano che si saliva verso il suo vertice?
Raffiguratelo nella vostra mente.
All'apice del cono un Punto luminosissimo, di una luminosità abbagliante, dal quale la luce si diffonde illuminandone l'interno e attenuandosi gradatamente del Vertice alla base.
Tutta la visione esoterica e trascendentale del mio pensiero ha un’origine molto lontana nella mia vita.

Qualche anno dopo ho avuto uno scambio di idee con un fratello di Loggia che mi ha portato a considerazioni che non avrei mai immaginato possibili.
Credo che questo dipenda dal fatto che la mia visione del cono di luce con l'apice rivolto verso l'alto sia stata completata dalla visione avuta da un nostro fratello di Loggia e da lui rivelatami. Da Jean Paul.
Dio aveva disposto che ciò accadesse.
Egli, Jean Paul, come me ha visto un cono rivolto verso l'alto, con le stesse caratteristiche di quello visto da me, ma la sua visione è più completa e più esaustiva della mia.
Alla base del cono rivolto verso l'alto aderisce la base di un eguale cono rivolto verso il basso.
Quando me ne ha parlato mi si è aperta la mente e quello che vi era di oscuro nel messaggio del mio Spirito guida è diventato chiaro.



Ho percepito che Dio è all'apice del cono rivolto verso l'alto e che questo cono è occupato da quegli "Spiriti Eletti", Spiriti Purissimi, parte di Dio che costituiscono la sua Corte.
Questi Spiriti, avendo scelto il "Bene" permangono nella Luce di Dio che come un "Punto" occupa l'estremo vertice del cono dal quale irradia la Sua Luce e nello stesso tempo comprende in se ogni cosa, compresi gli Spiriti che da Lui hanno avuto origine.
Nel cono inferiore si trovano quegli Spiriti, sempre parte di Dio, che sono stati conquistati dall'orgogliosa visione di essere, non parte di Dio, ma Dio stesso nella Sua onnipotenza.

Dal "Libro di Giovanni Evangelista", un Vangelo apocrifo di ispirazione catara che tratta dei Misteri religiosi personalmente affidati da Gesù al suo apostolo prediletto:
«Giovanni domanda a Gesù: "Signore, prima che Satana cadesse in che considerazione era presso tuo Padre?"
Gesù rispose: "In tanta considerazione che comandava le potenze del cielo. Io sedevo con mio Padre, mentre egli dava ordini a tutti i sudditi del Padre ed andava giù dai cieli sino al profondo e dal profondo risaliva su fino al trono dell'invisibile Padre."»
(Ho interpretato questa frase come un suggerimento ad adottare la soluzione geometrica che propongo, con tutte le difficoltà che si prospettano nel volere dare all’Infinito” una descrizione “finita)

Lucifero, il Principe degli Angeli nella sua caduta nel Cono Inferiore, sede del "male", ha trascinato con se questi suoi seguaci che da allora non godono più della vista di Dio, non vedono più la Luce che da Lui emana.

Bisogna sempre tenere presente che "Bene" e "Male" sono entrambi in Dio.
Egli ha concesso agli Spiriti Angelici di coesistere in Lui e con Lui e ha messo a loro disposizione anche il "bene" ed il "male".
Lucifero, per troppo amore, scelse il "male" e Dio volendo tenere, in se, distinti il "bene" dal "male" lo relegò assieme ai suoi seguaci in una parte di se in cui fece regnare le tenebre.

La rappresentazione "finita" dei due coni contrapposti contrasta con il concetto dell'infinito.
Potrebbe essere un’immagine che mi è stata inviata per essere più chiara alla mia incapacità di descrivere l'infinito. Bisogna accontentarsi.
Nel sogno è l'inconscio che affiora, il ricordo di quanto vissuto in vite passate che torna alla mente (Sigmund Freud).

Nella sua caduta Lucifero, divenuto Satana, trascinò con se quelli degli Angeli che per lui avevano parteggiato, parte dello Spirito Divino.
Dio aveva permesso il "male" ed aveva lasciato che il "male" sopraffacesse il "bene" sapendo, sin da sempre, quella che sarebbe stata alla "fine" la conclusione della battaglia tra male e bene.
Lucifero era un potente demiurgo, un affascinatore, un affabulatore capace di tirare e tenere dalla sua parte chi cadeva nella rete del suo fascino.

Ecco nascere il grande programma di Dio per recuperare e fare tornare alla Luce quella parte del Suo Spirito che aveva liberamente scelto la via del Male.
Nasce da ciò il grande progetto del creato, si arriva così all'uomo, e, rifacendosi alla visione esoterica cristiana, avendo questi mangiato il frutto dell'albero della "Conoscenza" che Dio gli aveva negata, con l'uomo inizia nell'universo l'"era del bene e del male".

Sin dall'inizio della comparsa del genere umano Dio permette a quegli Spiriti, parte del Suo Spirito, che vogliano risalire nel cono di Luce di incarnarsi in questa creatura senziente ed in continuo sviluppo, per potere lavorare al riscatto di se stessi e potere riacquistare meriti tali da potere ascendere gradatamente dal cono inferiore a quello superiore, dal cono del Male a quello del Bene.

Dio ci tiene a questo uomo che, sin dal "Principio" (in Principio era il Verbo) sa che gli sarà tanto utile per il raggiungimento del suo scopo e che ci tenga è dimostrato dal fatto che lo ha protetto dall'estinzione.
Poco più di due milioni di anni fa, secondo i calcoli degli studiosi, circa duecentomila creature umane popolavano la Terra.
Un nonnulla avrebbe potuto annientarli, ma Dio non lo ha permesso.
Se l'uomo fosse scomparso tutto il Suo programma sarebbe fallito.
Al contrario bisognava che l'umanità crescesse e si moltiplicasse perché un numero sempre crescente di Spiriti caduti nel buio potesse scegliere di tornare al Padre.
Questo è quello che è avvenuto. Dio sapeva già che sarebbe avvenuto come sa già quello che, alla fine, avverrà.

La durata della vita di un uomo non sarebbe stata sufficiente per l'ascesi totale di uno Spirito. Ogni Spirito che avesse intrapreso la via della redenzione avrebbe avuto bisogno di reincarnarsi decine, centinaia, migliaia di volte, milioni, non importa quante, cercando di volta in volta attraverso la mente dell'uomo di migliorare la sua posizione di fronte a Dio.

Dio ha permesso l'evoluzione intellettuale, culturale, fisica, scientifica dell'umanità affinché il terreno fosse sempre più fertile.
Da Aristotele ad Einstein, ad un astrofisico e perché no, ad un cultore di metafisica trascendentale.

Il cammino è lungo e difficile, ma Dio non ha premura, Egli è sempre là, immobile e lascia che le cose vadano avanti nello spazio e nel tempo sempre rispettoso della libertà che ha dato allo Spirito e all'uomo.
Spiriti si incarnano e non progrediscono per nulla, anzi talvolta regrediscono.
Il "male” prevale sul "bene".
Tutto avviene secondo il programma di Dio.
Non possiamo escludere che nello stesso senso, ma con modalità che non possiamo nemmeno immaginare Dio stia lavorando per riportare nella Sua Corte quegli Spiriti purissimi che con Lucifero precipitarono all'apice del cono rovesciato.
Non dimentichiamo che Origene, Padre della Chiesa, sosteneva che, alla fine dei tempi, anche il Diavolo sarà redento.
Secondo la tesi Cristiana il Diavolo è uno spirito ostile a Dio di cui però Dio stesso è creatore, ma soltanto nel senso che, pur potendo impedirlo, gli permette di esistere ; è però posto sotto il suo dominio e servo dei suoi propositi.
Dio alla fine eliminerà l’influenza del Diavolo, riducendo tutto in ordine perfetto attuando la suprema rettitudine.
Satana tornerà ad essere Lucifero.

Non dobbiamo neanche dimenticare che Lucifero è ancora il simbolo dello "spirito del male" e possiede una forza, che potremmo definire di truppe d'assalto, rappresentata da quegli tra gli Spiriti Eletti che lo seguirono nella sua sacrilega impresa.
Lucifero combatte ancora.
Non possiamo escludere, al contrario è probabile che sia così: che in qualche caso ad incarnarsi sia uno degli spiriti demoniaci, uno degli spiriti seguaci di Lucifero e a lui fedele.

Un esempio per tutti: la Storia recente (ma anche il passato) ci ha messo sotto gli occhi episodi di terribile barbarie. Uomini che per motivi ideologici o politici hanno voluto stragi, al limite del genocidio.
Otto milioni di morti nei campi di sterminio tedeschi.
Ottanta milioni di morti per l'affermazione di una ideologia atea e totalitaria.

Non potremmo pensare che coloro ai quali si deve la responsabilità di questi orrendi crimini possano essere stati uomini nei quali era incarnato uno spirito, non in cerca di redenzione, ma attivamente impegnato ad affermare il potere del "male" sul "bene" ?

Non potremmo pensare che anche oggi siano presenti sulla terra spiriti demoniaci incarnati in uomini che non cercano il loro miglioramento, ma mirano soltanto ad accrescere la forza del male?
Spiriti distruttivi, non creativi, che hanno dato e danno all'uomo nel quale si sono incarnati tutto il "male" da esercitare per contrastare la Gloria di Dio e cercare di fare apparire l'opera dell'uomo, così reso malvagio, come una sconfitta di Dio?

Può sembrare strano che Dio possa subire una sconfitta. Ma Dio sa che alla fine vincerà la guerra e nella Sua Onnipotenza non ha timore di qualche sconfitta.
Si potrebbe controbattere che, se Dio è Onnipotente, Egli potrebbe ottenere il suo risultato subito, con un atto di forza.
No, non può essere così. Dio contraddirebbe se stesso, negherebbe la Libertà.
Dio vuole raggiungere i suoi scopi, ma non costringe nessuno, né spirito, né uomo.
Egli vuole che lo Spirito attraverso l'uomo, volontariamente si redima e torni nella Luce.
Ci vorrà molto, moltissimo tempo.
Il tempo a Dio non interessa.
Egli ha tutto il tempo che vuole perché Egli stesso è il Tempo Assoluto, il Tempo infinito, l'Eterno Presente.
La redenzione degli Spiriti è il Suo obbiettivo.
L'uomo è il Suo strumento per raggiungere il Suo obbiettivo.

Nel momento che Dio avrà realizzato il Suo programma si chiuderà la circonferenza del "Grande Ciclo Cosmico" e nell'Eterno Presente, in una implosione universale, il Tutto sarà Nulla e il Nulla sarà Tutto.

Tempo, spazio, terra, fuoco, acqua, aria torneranno allo "0" da cui avevano avuto origine.


Il progetto di Dio andrà avanti per un tempo lunghissimo, sino a quando tutti gli spiriti saranno risaliti nel cono superiore.

Nella figura qui a lato abbiamo cercato di dimostrare come mano a mano che avviene il passaggio dal cono inferiore al cono inferiore quest'ultimo si vada gradatamente riducendo di volume sino a scomparire del tutto al compimento dell'0pera divina.

Tenete presente che cerchiamo disperatamente di rendere in modo finito, con una spiegazione nella quale si deve per necessità di esposizione tenere conto di tempo e di spazio, qualcosa che avviene in Dio nel quale non c'è tempo non c'è spazio se non sotto forma di "principio assoluto" alla dimensione "0".
Se preferite alla dimensione geometrica del ”” che come abbiamo visto in precedenza è l'equivalente geometrico dello "0" aritmetico.

A questo punto il ciclo cosmico completa il suo giro, una energia di eguale valore a quella che causò il Big Bang determinerà il rientro di tutto l'Universo nel Suo Creatore, nel Punto.””
Dall' all'
Dallo "0" allo "0"
Dal "" al ""
Dal Tutto al Nulla che comprende in se il Tutto e Tutto sarà come se Nulla fosse mai stato.




Nel momento che Dio avrà realizzato il Suo programma si chiuderà la circonferenza del "Grande Ciclo Cosmico" e, nell'Eterno Presente, in una implosione universale, il Tutto sarà Nulla e il Nulla sarà Tutto.
Tempo, spazio, terra, fuoco, acqua, aria torneranno allo "0" da cui avevano avuto origine.
L'unico vincitore sarà Dio e tutto si sarà concluso alla Sua Maggior Gloria.
Come una goccia di acqua cadendo nell’oceano si confonde in esso così sarà per l’uomo spirituale che si ritroverà in “ciò che è e che non è”.

Ed io, e voi? E l'Umanità tutta? Che ne sarà di noi?
Corpo, anima e spirito i tre componenti dell’uomo.
Corpo = materia e dopo la morte si dissolverà nei suoi componenti chimici e biochimici per rientrare nell’eterno ciclo che si sintetizza nel detto “nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma”. Il corpo si dissolverà.

Anima = energia ed è quell’energia che consente al corpo di formarsi, di crescere, di vivere. Come per la materia anche per l’energia esiste la legge di conservazione dell'energia che è la più importante delle leggi di conservazione note in fisica. Nella sua forma più intuitiva questa legge afferma che, sebbene possa essere trasformata e convertita da una forma all'altra, la quantità totale di energia di un sistema isolato è una costante, ovvero il suo valore si mantiene immutato al passare del tempo, quindi anche questa componente energetica dell’uomo rientrerà nell’eterno ciclo della conservazione.

Lo Spirito, parte di Dio che si è incarnato come “spirito individuale” nell’uomo per la realizzazione del “programma divino di rigenerazione degli spiriti ribelli”, libero dal legame con il corpo andrà a prendere il posto che gli competerà, a seconda del grado di redenzione raggiunto nella Luce, per tornare a reincarnarsi sino alla sua “rigenerazione totale”.
Cosa resterà di me, di voi, di tutti?
Il microcosmo umano si fonderà e si smarrirà nel Macrocosmo divino.
Io Michele, tu Alessandro, voi Giovanni, Carlo, Anna, Caterina, voi re, papi, scienziati, artisti, poveracci e miliardari siamo e saremo nulla.
Saremo un "nulla", con la enne minuscola che fa parte del "Nulla" , con la enne Maiuscola ed, essendo in Dio, "Nulla" e "Tutto", saremo un "nulla" che fa parte del "Tutto".
Dall’oceano si può estrarre una goccia d’acqua che manterrà la sua individualità sino a quando la sua pressione interna sarà pari all’energia della sua tensione superficiale, nel momento in cui la goccia ricade nell’oceano la sua pressione interna diverrà pari a quella dell’oceano e la membrana che le conferiva la sua individualità verrà meno. La goccia si mescolerà con l’oceano e non sarà più riconoscibile da esso.
Io, già goccia, diverrò oceano privo di ogni possibile futura identità, così lo spirito redento che fu individuale e di tanti rientrerà nello Spirito infinito e non avrà più futuro, ma solo un Eterno Presente.
Come individui che hanno un inizio ed una fine se saremo morti per qualcuno, se ci saremo lasciati in eredità ad altri, se qualcuno ci accoglierà in sé, quasi per continuare il nostro compito, saremo morti bene e per morire bene bisogna vivere bene.
A nessuno può piacere vedere il proprio amato “io” ridotto a polvere cosmica, così perché un tipo qualunque l'ha detto in una sala per conferenze.
È del tutto normale che l'ego non abbia voglia di morire e cerchi filosofie consolatrici che gli promettano un angolino in Cielo, un posto sugli altari delle chiese o un aldilà di felicità infinita.
Ci dispiace davvero dover deludere la gente, ma non c'è altro rimedio che essere, diciamo, lapidari, franchi e sinceri in questioni tanto gravi .
"La materia fisica che noi conosciamo non è che un aspetto della materia. La vera materia non è quella, e neppure i chimici e i fisici la conoscono. Quando questi decidono di disgregarla, si accontentano di constatare che essa libera dell’energia. In realtà, se avessero apparecchi più sofisticati, scoprirebbero che quella materia ha ceduto il posto a un'altra materia, più tenue, più sottile, che appartiene a un'altra regione.
Ma la materia ultima, gli esseri umani non riusciranno mai a disgregarla: solo Dio può farlo. Quando Egli disgregherà la materia, questa ritornerà in seno a Lui e più nulla esisterà:
Sarà il silenzio assoluto, la Notte cosmica.

Mi piace chiudere con il pensiero di Budda: Il Nirvana è l'ultimo fine della vita.
È essenzialmente ciò che sta al di là dell'Essere e del non-Essere, della realtà e della non-realtà.
In sintesi è quanto va oltre qualsiasi affermazione o negazione, in se incondizionato, assoluto ed ineffabile.
Nirvana è estinzione.
Aïn Soph Aur, come il Nirvana, non è una non-esistenza, un niente, bensì una vita al di là della Creazione, della manifestazione, talmente al di là che sembra non essere più nulla.
Resta sempre il dubbio.

L'unico modo attraverso cui si può continuare a vivere è nella memoria di chi sopravvive.

Memento homo qui pulvis es et in pulverem reverteris.

Comunicazione dell’autore (Michele Barresi) da un lavoro in corso di stampa per i tipi della Tipheret, soggetta alle leggi del Copyright.